di Gianluca Albanese
ANTONIMINA – Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda del progressivo e definitivo distacco del consigliere comunale Giuseppe Pietroburgo dalla maggioranza consiliare.
Con una lunga lettera, infatti, Pietroburgo, dopo un mese dalla comunicazione in cui rendeva noto al sindaco Pelle e a tutto il civico consesso la sua decisione di interrompere la propria esperienza politica, controreplica alle risposte inviategli dallo stesso primo cittadino e dai consiglieri Nicola Monteleone, Domenico Pelle, Nicola Varacalli, Cosimo Paolo Pelle e dal vice sindaco Antonio Romano.
Prima, però, Lente Locale ricostruisce questo scambio epistolare che evidenzia come Pietroburgo, eletto con la lista “Scriviamo insieme nuove pagine” l’11 giugno 2017, avesse già lasciato l’incarico di vicesindaco il 16 novembre 2018, rimanendo comunque nel gruppo di maggioranza fino alla comunicazione del 7 novembre, protocollata lo scorso 20 novembre, che riproponiamo integralmente:
“Gent.mo Presidente, Gent.mi Colleghi,
con la presente, sono a comunicarVi le mie determinazioni in ordine alla mia attività politica in seno al Consiglio Comunale del mio amato Paese, offrendoVi, comunque, alcune mie riflessioni.
Da sempre in politica ho messo a disposizione tutte le mie risorse e la mia voglia di fare squadra, convinto che l’unica strada percorribile per amministrare in modo proficuo sia quella del dialogo e del confronto.
Con tale spirito nel corso degli anni ho lavorato duramente, insieme ad altri, per creare e portare avanti un Gruppo politico coeso e vincente, com’è stato quello di “Scriviamo Insieme Nuove Pagine”.
Durante la mia esperienza politica ho sempre privilegiato il rapporto umano con tutti e mi ritengo soddisfatto del fatto che moltissimi miei concittadini abbiano creduto in me, rinnovandomi più volte la loro fiducia.
È proprio per la stima ed il rispetto che nutro nei loro confronti che oggi scrivo questa lettera.
A seguito delle elezioni dell’11 giugno 2017, dopo l’intensa e responsabile esperienza dei cinque anni di minoranza, sono stato nominato a svolgere l’importante e delicato compito di Vicesindaco.
Fortemente motivato, ho lavorato sinergicamente e con impegno per il bene della collettività, cercando di cementare i rapporti con tutto il Gruppo, confidando nel lavoro di squadra che fosse in grado di dare continuità al nostro percorso politico e soddisfare le domande della nostra Gente.
Nel giro di poco tempo, purtroppo, ho dovuto registrare che l’azione politica non era (e non è) più in linea con lo spirito originario del Gruppo e con il programma elettorale, unanimemente condiviso.
La mancanza di collaborazione e confronto ha, via via, svilito la mia personale dignità, oltre che il ruolo e le funzioni a me attribuite, portandomi, quindi, alla sofferta decisione della restituzione delle deleghe, avvenuta in data 16 novembre 2018 (Prot. N. 5146), anche se, con senso di responsabilità, ho confermato il mio sostegno alla maggioranza.
Registro, invero, ad oggi che le mie richieste di confronto e di attuazione dell’originario programma elettorale, sono rimaste inascoltate e che l’azione politica della lista civica “Scriviamo Insieme Nuove Pagine”, sia sempre più distante dagli obiettivi prefissati e dalla mia personale visione politica, la quale, tengo a precisare, è rimasta negli anni immutata.
Per tali ragioni, dopo lunga, attenta e sofferta riflessione, sono a comunicarVi la decisione di interrompere la mia esperienza politica all’interno della maggioranza consiliare.
Proseguirò, comunque, il mio percorso politico, esplicando il mandato di consigliere autonomo, nel rispetto dei tanti elettori che mi hanno votato, confermando il mio impegno a rappresentare la Comunità Antoniminese in seno al Consiglio Comunale.
Antonimina, 07 novembre 2020”.
La risposta di sindaco e consiglieri non si faceva attendere, e arrivava a stretto giro, ovvero il 23 novembre, tre giorni dopo la ricezione della prima comunicazione di Pietroburgo. come evidenzia la scansione delle due lettere:


Il 7 dicembre, dunque, è giunta la controreplica di Pietroburgo che in maniera articolata ed esaustiva ha controreplicato a sindaco e consiglieri di maggioranza, firmandosi “consigliere autonomo”.
Di seguito il testo integrale della controreplica.
“In riscontro delle Vs. note di cui in oggetto, occorrono doverose precisazioni.
Verosimilmente il Sig. Sindaco di Antonimina, Arch. Luciano Pelle, si è imbattuto in uno scambio di persona.
Le domande a me poste, delle quali tralascio l’analisi del contenuto, sembrano essere rivolte ad un estraneo e non ad una persona con la quale ha condiviso un percorso politico ultradecennale.
Tale percorso non è stato sempre caratterizzato da successi; ciononostante, con impegno e senso di responsabilità, nel 2012, dopo il mandato del 2007, siamo stati seduti tra i banchi della minoranza continuando a batterci per il bene della comunità.
È proprio da qui che vorrei partire.
Per cinque lunghi anni, durante l’amministrazione Condelli, abbiamo portato avanti la nostra idea politica, scontrandoci su numerose problematiche: il Consorzio Termale, il decoro urbano ed il servizio idrico (da sempre carente, a partire da Contrada Vigne per giungere alla frazione di Bagni Termali, per finire con la zona di Troiolo), solo per citarne alcune.
Tutte problematiche ancora oggi presenti e addirittura, in alcuni casi, accentuate.
Nel solco di quanto finora espresso, cerco di spiegare meglio la mia decisione, riportando alcuni episodi che mi hanno portato alla sofferta scelta.
In ordine sparso:
- Appena insediati ci siamo buttati a capofitto cercando di ripristinare il verde pubblico (soprattutto nella zona antistante la struttura termale); piantando alberi e piante di ogni genere, gran parte delle quali, purtroppo, durante il periodo estivo, sono andate perdute in quanto non sufficientemente assistite per carenza d’acqua. Aldilà del dato storico, ciò ha dimostrato la scarsa attenzione verso la programmazione. Vani sono stati i miei tentativi di realizzare un parco termale in grado di essere gestito in modo efficiente.
- La situazione del Consorzio Termale continua ad essere critica e, nonostante i continui solleciti, ad oggi nulla, o quasi nulla, è cambiato. Emblematico il caso riguardante il progetto della piscina sul quale il sottoscritto, come altri consiglieri comunali, aveva manifestato esplicitamente dubbi e perplessità, invitando il Sindaco ad organizzare un incontro (mai avvenuto) con alcuni tecnici che ci avrebbero dovuto illustrare il progetto, permettendoci di avanzare riserve circa l’utilità, in relazione ad altri possibili impieghi delle medesime risorse. Tutto vano. Il progetto, benché approvato regolarmente (Delibera G.M. n. 50/2019), veniva adottato senza prendere in considerazione le mie istanze e di chi, come me, non era pienamente convinto della necessità e della priorità di tale opera. Alle domande di chiarimento in merito il Sindaco, Arch. Luciano Pelle, rispondeva dicendo di assumersi personalmente la responsabilità politica della scelta contravvenendo al tanto millantato metodo democratico nell’assunzione delle determinazioni.
- Presentatosi il delicato problema della spazzatura, a seguito dell’Ordinanza con la quale si vietava ai non residenti di conferire rifiuti nei cassonetti del Comune di Antonimina, ho chiesto che fossero intensificati i controlli affinché la frazione di Bagni Termali non diventasse una discarica a cielo aperto. L’inerzia dell’azione amministrativa su tale problema ha portato ad una situazione gravissima, ingestibile e con grave danno per i cittadini Antoniminesi.
Queste sono solo alcune delle ragioni politiche che mi hanno portato al distacco.
Non posso, che piaccia o meno, continuare a far parte di un’amministrazione della quale non condivido le scelte politiche.
La mia azione politica non è rivolta all’acquisizione ed alla conservazione del consenso elettorale, tantomeno al mantenimento della poltrona. Fortunatamente il mio attaccamento è verso la comunità ed il valore principale che ha sempre guidato la mia azione politica è stato ed è tuttora la coerenza.
Dopo decenni passati ad attaccare i miei, anzi, per meglio dire, i nostri antagonisti politici, non potevo commettere gli stessi errori che per anni ho, anzi abbiamo, cercato di combattere.
Capisco che è molto difficile accettare la realtà ma, ad oggi, la compagine politica “Scriviamo Insieme Nuove Pagine” ha perso numerosi sostenitori, semplici cittadini che avevano appoggiato la nostra idea politica ed anche chi direttamente ha contribuito con la propria candidatura al nostro successo elettorale. Il ché dimostra, inequivocabilmente, che la mia decisione non rappresenta un caso isolato.
In virtù di quanto appena espresso non riesco a capire come il Sindaco, ancora oggi, si ponga in termini di stupore ed incapacità di comprendere il motivo del mio distacco.
Motivo che, invece, date le circostanze, risulta essere di tutta evidenza.
Per carattere, per modo di essere, quando le difficoltà di comprensione e confronto con i miei colleghi sono insuperabili non sono abituato a fare ostruzionismo, piuttosto faccio un passo di lato e proseguo per la mia strada.
Le libertà di pensiero e di azione, in tutta la mia carriera politica, non sono mai state messe in discussione; ho sempre agito da “uomo pensante” ed il mio trascorso politico lo dimostra ampiamente.
Qualunque sia il costo politico delle mie scelte non tradirò mai i valori per i quali ho sempre lottato e grazie ai quali ho ottenuto un significativo consenso in tutte le tornate elettorali; consenso che mi ha permesso di sedere tra i banchi, della maggioranza e della minoranza, in modo continuativo nel tempo.
Ritengo, dunque, di essere al riparo da valutazioni riguardanti cosa dovrei o non dovrei fare per rispetto dei miei elettori, anche se, è bene precisare, non sono stato il vicesindaco solo dei miei elettori ma il vicesindaco di tutti i cittadini ed, oggi, non intendo essere il consigliere dei miei elettori ma il consigliere autonomo di tutti i cittadini.
Spetterà alla comunità, poi, giudicare e valutare il nostro operato da amministratori della Cosa Pubblica e le nostre scelte politiche, personali e collegiali.
Pur comprendendo la divergenza di vedute sul piano politico, tuttavia non mi sarei mai aspettato di essere attaccato sul piano personale in modo così pesante.
Ciò mi ha rammaricato molto.
Tutto questo mi è parso strano ed incoerente in relazione del fatto che la volontà (anche recente) di questa amministrazione era quella di ricucire i rapporti con il sottoscritto.
Mi rendo conto che con la decisione di staccarmi dal Gruppo è venuta meno ogni Vostra speranza di ricucire la compagine, ed avete così deciso di attaccare colui, nei confronti del quale, fino a pochi giorni addietro, dicevate di avere profonda stima e rispetto.
Ci tengo a ribadire, con vigore, che il mio distacco nasce da divergenze strettamente politiche e che le mie comunicazioni riflettono unicamente tali divergenze.
Nasce in automatico la necessità di diffondere, il mio pensiero e i documenti nei quali esso viene espresso, attraverso i vari canali di comunicazione.
Rinnovo la mia posizione e confermo le motivazioni che mi hanno portato alle dimissioni da vicesindaco prima ed al distacco dalla maggioranza dopo”.