di Antonio Baldari
SIDERNO – Stavolta entra nella partita con decisione, quasi a gamba tesa, ai limiti di un fallo di giuoco che con ogni probabilità saranno molti “arbitri”, o presunti tali, pronti a fischiarle. Federica Roccisano, assessore regionale calabrese alle politiche giovanili, al welfare ed al lavoro interviene in maniera abbastanza chiara sull’altrimenti detta “questione migranti”, che alla luce di quanto sta accadendo in Calabria ed in altre regioni italiane ma anche e soprattutto nella Mittel Europa fra Ungheria, Croazia, Germania ed Austria assume sempre di più una connotazione forte e che va quasi a segnare l’epoca che verrà del Vecchio continente e non solo.
In tal caso la giovane esponente del governo regionale della Calabria asserisce con chiarezza di condividere pienamente “L’orientamento espresso dal presidente Oliverio sul tema dei migranti. È possibile in Calabria, infatti, sull’esempio di tanti Comuni, aprire una buona pagina di accoglienza, solidarietà ma anche di crescita e sviluppo – esordisce con il dire l’assessore originaria di Caulonia – i migranti sono una ricchezza culturale ed economica che va valorizzata e che dev’essere percepita come tale dalla popolazione. Dobbiamo dire basta ai C.A.R.A., dobbiamo dire basta al circolo vizioso che si è generato intorno al tema dei migranti e alle speculazioni di chi pensa di anteporre logiche affaristiche alla solidarietà e all’integrazione tra i popoli”.
Non c’è che dire, è un intervento forte ed un segnale limpido al modo di fare politica, per la verità sin qui assai ostentato, che non ammette interpretazioni di sorta posto che, qui di seguito, la Roccisano appalesa di avere le idee ancora più chiare nel momento in cui asserisce di credere “Che se le risorse pubbliche che ogni anno spendiamo per i migranti saranno distribuite sui territori, se parallelamente riusciremo a mettere in campo azioni di contrasto allo spopolamento delle aree interne e dei borghi antichi, se interverremo per creare un mercato del lavoro equo e solidale anche con i migranti, potremo scrivere una pagina storica fondata sulla solidarietà e sulla crescita economica e che rappresenterà un new deal per la nostra regione – chiosa la giovane rappresentante dell’esecutivo Oliverio – le esperienze di Riace, Acquaformosa, Badolato e dei comuni della Rete dei Comuni Solidali raccontano come si possa fare accoglienza arricchendo il tessuto culturale, sociale ma anche economico e produttivo delle nostre comunità. Noi siamo Mediterranei e questo non può che essere un punto di forza in questa azione – ella prosegue – a chi vuole farci credere di aprire le porte a chi è diverso da noi, noi dobbiamo rispondere con la nostra storia di braudeliana memoria: il Mediterraneo è stato da sempre il Medium Terrarum, la terra di mediazione tra le culture che vi si affacciano, e deve rimanere tale anche oggi, in una fase in cui la situazione nella sponda SUD è diventata un’emergenza umanitaria”.
E per concludere la promessa che, c’è da starne certi, Federica Roccisano manterrà rimarcando ancor più l’assunto testé esposto di volere abbassare la saracinesca ai Centri di accoglienza: “Io sarò in prima fila affinché questo modello si affermi dappertutto – epiloga l’assessore cauloniese – affinché si chiudano i centri di accoglienza e le strutture per i richiedenti asilo e perché i migranti siano una ricchezza per le famiglie e le imprese calabresi”.