di Patrizia Massara Di Nallo
In estate con il caldo i cibi troppo pesanti tendono a sparire per far posto ad alimenti freschi e leggeri, oppure a un buon gelato. Cominciamo dalle calorie dicendo che i gelati alla crema di latte, contenendo anche la panna, hanno una percentuale di grasso quattro volte maggiore rispetto agli altri gusti, con un 30% di proteine. Quelli con i grassi vegetali, invece, seppur simili al latte, contengono grassi polinsaturi e sono privi di colesterolo. I gelati alla frutta, infine, che sono costituiti da polpa di frutta, zucchero e acqua, a volte insieme al latte, hanno un contenuto calorico minore (seppur discreto), anche meno proteine e calcio, ma forniscono più vitamina C perché la frutta è usata tale e quale a quella fresca mantenendo intatte tutte le sue caratteristiche nutritive. Per mantenersi in linea anche d’estate questi ultimi sono i gelati da preferire, ma sempre con moderazione.
“Con tutti i tipi di gelato”, ha dichiarato la dott.ssa Gozza dell’ Humanitas, “si introducono consistenti quantità di proteine, zuccheri e grassi, con una buona dose di fosforo e calcio: quest’ultimo è un elemento che si rivela molto utile sia per i ragazzi in crescita, sia per le donne in menopausa, per prevenire l’osteoporosi, ma anche per gli anziani con problemi di edentulia (perdita parziale o totale dei denti)”.
Inoltre specifica la dott.ssa Gozza: “Il gelato alla frutta costituirebbe la scelta ideale di fine pasto. Ma non bisogna creare barriere ideologiche inutili con gli altri tipi di gelato”e “Le qualità del gelato al latte infatti sono molte. L’apporto energetico e nutritivo di un gelato al latte può sostituire uno spuntino, magari il solito panino mangiato in fretta e furia, perché non appesantisce l’organismo e contribuisce a fornire energia per riprendere efficacemente le attività di studio o lavorative. Il gelato, in genere, contiene zuccheri semplici, prontamente energetici, utili nel ragazzo o nell’adulto che fa sport; per esempio, un gelato confezionato al fior di latte del peso di 45 grammi contiene circa 9 grammi di zuccheri”.
Il caldo estivo,inoltre, porta, secondo la ricerca dell’Istituto del gelato italiano, ben 3 italiani su 100 a sostituire il proprio pranzo con un gelato perché esso costituisce un’alternativa veloce e fresca, leggera e nutriente a un normale pranzo e, particolarmente in estate, viene consumato dalla quasi totalità degli italiani. Occorre però vedere se questa abitudine possa conciliarsi con una dieta equilibrata, magari consumandolo occasionalmente una volta la settimana anche se optare per un sorbetto è una scelta ancora meno “dannosa” per il bilancio calorico giornaliero.Un gelato al latte,infatti, pur essendo ricco di importanti sostanze nutritive, allo stesso tempo presenta un indice di sazietà molto basso; i suoi componenti base sono latte, uova e zucchero, ai quali possono essere aggiunti molti altri ingredienti per la creazione di gusti come cioccolato, panna e pistacchio;è un alimento ricco di proteine nobili, zuccheri come lattosio e saccarosio, grassi, vitamine (A, B1 e B2) e sali minerali. Proprio a causa del basso indice di sazietà del gelato occorre non farne abitudinariamente il proprio pasto e rinunciare quotidianamente a un pranzo equilibrato, il che a lungo andare nuocerebbe alla salute. Il gelato, alimento completo a livello nutrizionale, possiede anche un notevole apporto calorico: 100 grammi di gelato forniscono dalle 170 alle 300 calorie in base alla composizione.
I gelati a base di latte sono composti da una maggiore dose di grassi rispetto ai gelati alla frutta e vegetali,ma questi ultimi contengono spesso grassi idrogenati (se il gelato non si scioglie rapidamente al calore, significa che contiene grassi idrogenati): spesso la margarina o i grassi idrogenati sono dotati di numerosi effetti dannosi (per esempio contribuiscono ad abbassare il colesterolo HDL e a innalzare quello LDL, entrambi fattori che possono contribuire ad aumentare il rischio cardiovascolare). Le differenze fra le due tipologie di gelato,quello industriale o quello artigianale, sono la qualità degli ingredienti perché il gelato artigianale è, solitamente, creato a partire da materie prime di altissima qualità e prodotti freschi stagionali,(anche se nulla vieta all’artigiano di usare basi liofilizzate alle quali aggiungere poi acqua o latte), mentre il gelato industriale è composto da latte in polvere, a cui vengono aggiunti conservanti e coloranti per renderlo più invitante e posticipare la deperibilità. Al contrario, un punto a favore del gelato industriale è rappresentato dall’igiene considerando i numerosi standard di pulizia a cui sono sottoposte le fabbriche.