Noialtri calabresi se non ci mettiamo uno spruzzo di nostalgia canaglia, in tutto ciò che facciamo, non siamo affatto noi, ma con quella buona volontà di fare le cose e farle bene ma così bene da entrare addirittura tra i primi dieci al mondo!, per quanto riguarda un vero e proprio campionato del mondo della pizza. “Il 13, 14 e 15 novembre scorsi si è svolto in Campania, e più precisamente a Paestum, la nona edizione del campionato mondiale pizza doc organizzato da “Accademia nazionale pizza doc” con tutti i vari partner e sponsor, grandi nomi e brand di prodotti italiani per la ristorazione, una kermesse nel contesto della quale sono rientrato nella top 10 classificandomi al settimo posto” – dice il giovane reggino.
di Antonio Baldari
Metti una di quelle serate che ti dànno noia anche le sole pantofole che porti per casa, di quelle serate che vorresti mandare tutto sonoramente per aria e ricominciare da zero, azzerando tutto perché ti sei stufato, non ti va più nulla, non lo accetti e…ops! Parti per la tangente e dici: “Sì, ok, va bene! Chiudiamo tutto, vita nuova dev’essere e vita nuova sia!”; a Giuseppe Marrapodi da Pazzano, entroterra lato nord dell’area metropolitana di Reggio Calabria, è successo più o meno così, nell’anno Domini 2021, quando ancora si stentava a smaltire le tossine da Covid, pregni come si era del nuovo virus su scala mondiale.
Che aveva bloccato tutto, cervelli compresi, per quell’insostenibile leggerezza del non essere essendo assenti, apatici, lassisti, pressapochisti e tutti gli -isti di questo mondo benché, nel momento in cui ti rendi conto che proprio non sei in sintonia con ciò che vuoi, prendi armi e bagagli e parti, in questo caso destinazione Dubai, non una di poco conto anche perché se ti devi ubriacare è molto meglio farlo di birra buona.
Magari accompagnata dalla pizza “ca pummarola ncopp”, come si è soliti dire a Napoli, il regno della pizza italiana, anche se pure ad altre latitudini non è che si sia da meno, proprio come Giuseppe che per nulla stranito dalla nuova, megagalattica realtà, si rimbocca le maniche e comincia a macinare teglie su teglie: “Vivo a Dubai da più di due anni dove mi occupo della pizzeria Lunarossa – afferma Giuseppe – nel centro della “Città del futuro” dove tutti i giorni con impegno e dedizione ci mettiamo il cuore con il nostro team per portare in alto il buon nome dell’Italia nel mondo, e far vivere ai nostri clienti un esperienza culinaria con la scelta e ricerca delle materie prime di qualità, sempre valorizzando il “Made in Italy” ma con la Calabria e tutta l’Italia sempre nel cuore”. E già perché noialtri calabresi se non ci mettiamo uno spruzzo di nostalgia canaglia, in tutto ciò che facciamo, non siamo affatto noi, ma con quella buona volontà di fare le cose e farle bene ma così bene che il nostro Giuseppe entra addirittura nella “top ten” mondiale, e quindi nei primi dieci al mondo!, per quanto riguarda un vero e proprio campionato del mondo della pizza; ed invero, “Il 13, 14 e 15 novembre scorsi si è svolto in Campania, e più precisamente a Paestum, la nona edizione del campionato mondiale pizza doc – riprende Marrapodi – organizzato da “Accademia nazionale pizza doc” con tutti i vari partner e sponsor, grandi nomi e brand di prodotti italiani per la ristorazione, un’edizione da record, una kermesse alla quale hanno partecipato circa 600 pizzaioli da ogni parte del mondo, ben 30 paesi presenti con tantissimi arrivati da Argentina, Brasile, Perú, Usa, Algeria, Francia, Spagna, Svezia, Emirati Arabi, Albania e tanti altri ancora – conclude Giuseppe – una kermesse nel contesto della quale sono rientrato nella top 10 classificandomi al settimo posto”.
Cos’altro aggiungere? Che i sogni, sì, son desideri, che si avverano quando ci credi, sempre e comunque, dando il meglio di te: ad maiora semper, Giuseppe!