SIDERNO – Un rendiconto di gestione dell’anno 2022 preoccupante e al limite della deficitarietà strutturale per le opposizioni, mentre per la maggioranza (l’unica compagine a votarne l’approvazione) evidenzia la serietà e l’affidabilità dell’azione amministrativa. È durata più di due ore la discussione sul primo punto all’ordine del giorno della seduta consiliare di ieri pomeriggio, che si è aperta con la relazione dell’assessore al Bilancio Pietro Sgarlato che ha parlato di “un risultato di amministrazione di 19.423.353,07 euro di un ente che continua a ripianare il disavanzo pari a sei milioni e mezzo delle gestioni precedenti e dimezza i tempi medi di pagamento rispetto all’anno precedente, rispettando altresì i limiti di spesa previsti dal contenimento dei costi per il personale. Il Comune – ha proseguito Sgarlato – non è strutturalmente deficitario, come certifica il collegio dei revisori e le percentuali di riscossione dei tributi (13% della Tari e 7% dell’Imu) devono essere considerate in aumento, viste le centinaia di dilazioni concesse ai cittadini che non hanno possibilità di pagare i tributi. In bilancio le entrate previste dei due tributi sono state iscritte in maniera prudenziale per la metà del loro ammontare. In particolare, sono stati affidati alla società di riscossione Creset ruoli coattivi Imu per complessivi 1.441.854,98 e siamo pronti a fare ricorso a tutti gli strumenti consentiti dalla legge (pignoramenti, fermi auto e prelevamenti forzosi sui conti correnti) per quei cittadini che, pur avendone la possibilità, non pagano i tributi”.
Dai banchi dell’opposizione, il capogruppo de “La Nostra Missione” Mimmo Catalano ha ricordato che “l’obiettivo minimo del 47% di riscossione dei tributi è molto lontano e gli avvisi di accertamento sono stati inviati solo a dicembre. Abbiamo 47 milioni di debiti di cui 27 per mutui e finanziamenti e mi chiedo perché non siano stati eliminati i residui”, preannunciando il voto contrario del suo gruppo. Il capogruppo di “Siderno 2030” Mimmo Sorace ha esordito dicendo che “l’approvazione in aula del rendiconto è fuori tempo massimo, visto che andava fatta entro il 30 aprile e ci sono già tre parametri obiettivi di deficitarietà strutturale. Se arriveremo a 4 saremo di nuovo in dissesto”. La bocciatura si estende al fono cassa “che – ha detto Sorace – presenta una carenza di liquidità perché il Comune spende più di quello che incassa, pur non riuscendo a fare una buona manutenzione ordinaria degli spazi pubblici e ancora non è in grado di spendere i fondi ricevuti col PNRR”. Parlando di “un risultato di gestione sostanzialmente peggiorato”, ha preannunciato il voto contrario anche del suo gruppo.
E se l’altro consigliere di opposizione Antonio Cosimo Pio Trimboli ha evidenziato l’esigenza di “prudenza e programmazione strategica”, dai banchi della maggioranza, la consigliera Vittoria Luciano ha ricordato che “il collegio dei revisori ha espresso parere favorevole e senza prescrizioni”, mentre i concetti di serietà e affidabilità dell’azione amministrativa sono stati richiamati dagli interventi delle consigliere Anna Maria Felicità e Giusy Massara. Stefano Archinà e Massimo Diano di “Siderno 2030”, inoltre, hanno lanciato un appello a fare fronte comune per prevenire l’insorgere di tensioni sociali visti i tempi economicamente insostenibili per molti cittadini.
Nella replica, l’assessore Sgarlato ha ricordato, tra l’altro, l’assoluta necessità di aumentare la percentuale di riscossione e che “gli avvisi sono stati inviati a dicembre perché prima vigeva la normativa post CoVId che li sospendeva”, ricordando che “un milione di costi in più è da imputare all’aumento dell’energia elettrica” e che “nonostante il ritardo dell’approvazione in aula, la giunta ha licenziato lo schema di bilancio lo scorso 18 aprile, informando la Prefettura”.
Alla fine, dunque, il rendiconto 2022 è passato coi soli voti della maggioranza.