R. & P.
Alla presenza di genitori ed amici venuti ad assisterli e sostenerli, gli atleti del CSK si sono misurati nelle prove d’esame previste: KATA individuali ed a squadre, BUNKAI e KIHON IPPON KUMITE ottenendo tutti punteggi al di sopra del minimo necessario per il superamento dell’esame.
Che dire, una grande famiglia che non guarda solo al presente, ma con obiettivi sul medio e lungo termine, che tende a garantire a ciascun praticante ed a tutti i livelli (dalla cintura bianca al tecnico), un percorso studiato e programmato, per la sua crescita e il raggiungimento dei propri traguardi.
La gerarchia dei gradi di cintura nel karate si suddivide in 9 kyu (gradi inferiori) ed in 10 dan (gradi superiori per le cinture nere).
I 9 kyu corrispondono alla fase dell’apprendimento delle tecniche e segnano il passo di un lungo percorso che porta un principiante alla cintura nera.
Da questo momento comincia la fase di auto perfezionamento del karateka. Lo studio si raffina e l’arte marziale viene valutata anche dal punto di vista psico-fisico; l’allievo è in grado di capire che dietro l’esercizio fisico c’è la ricerca di uno stato mentale e spirituale idoneo alla pratica.
Fino al 5° dan, dichiara il M° Ursino, si ottiene il grado tramite un esame, i gradi successivi sono conferiti solo per meriti (nell’insegnamento, nella dedizione all’arte e per la sua diffusione).
L’ evento è stato patrocinato dall’ Associazione Italiana Cultura e Sport – CONI.
Ecco l’elenco completo degli atleti che hanno superato le prove:
marrone/nera per il sidernese Domenico Albanese, cintura blu/marrone per il gioiosano Alberto Tedeschi, cintura verde|blu a Benedetta e Fortunato Commisso, Federico Polito e Haran Ferraro; verde a Domenico Lombardo, arancio|verde per Pino Francesco, Tedeschi Agostino; gialla/arancio a Salvatore Pulvirenti, Francesco Gnizio, Ezio Crimeni, Nicholas Bennici, Carlo Marturano, Maria Grazia e Girolamo Gullace, Ieraci Vincenzo e Antonio Rodi, gialla per Giulia Cataldo infine bianco/gialla a Simone Barranca, Carmel Ciccarello, Domenico Fimognari, Cosimo Lombardo e Matto Scali.