di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Risultati concreti. Sostanzialmente questo è ciò di cui si è discusso nella riunione del Comitato dei Sindaci alla quale Siderno ha potuto essere rappresentata dal neo sindaco, Pietro Fuda. Lui e ancora una volta Giovanni Calabrese, primo cittadino di Locri hanno parlato di un quanto mai sia necessario un cambio di passo sia del Comitato che dell’Assemblea dei sindaci.
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Variazione dello statuto, cambio dei vertici dell’Associazione dei sindaci, ma soprattutto coordinazione per la risoluzione di problemi che da troppo tempo si trascinano e che ancora una volta si è stati li ad elencare.
Calabrese, se non fosse già bastato in altre occasioni, e ribadendo che la sua presa di posizione forte nei confronti di un’Assemblea che deve cambiare non è spinta da personalismi, è stato fermo nel chiedere che il percorso imboccato viri verso altro, un cambiamento necessario senza il quale l’Associazione dei Sindaci della Locride non può avere un futuro. Non passerà troppo tempo da una prossima riunione per decidere sul da farsi.
Fuda ha chiesto ai colleghi di uscire dalla generalità e andare nello specifico delle problematiche: diga di Siderno, trasporti, nuova strada statale 106, depurazione, sanità, solo per citare alcune delle questioni che da troppo tempo non trovano soluzioni valide.
E di collegialità per affrontare questi problemi ha parlato anche il presidente del Comitato dei Sindaci, Giuseppe Strangio.
Non si è dimenticata la questione Città Metropolitana, anzi Calabrese ha sottolineato l’esistenza di una Commissione interna all’Assemblea dei Sindaci che di questo si sarebbe dovuta occupare, ma che ancora non ha prodotto nulla di concreto.
La riunione si è aperta con la definizione dell’incontro che si terrà sabato 27 giugno sul tema “Scioglimento dei comuni per sospette infiltrazioni mafiose … a che punto siamo?”.