di Amministrazione Comunale di Ardore
L’amministrazione del comune di Ardore ha assunto, all’indomani del proprio insediamento, quale scelta politica prioritaria, quella di mettere al centro della sua attività amministrativa il valore della “solidarietà” verso le persone che vivono un disagio sociale, programmando un sistema integrato di servizi volti a migliorare le loro condizioni di vita. Il sindaco, il presidente del consiglio e gli assessori, nella convinzione che la politica deve recuperare il proprio ruolo e la propria credibilità attraverso il buon esempio e una sana attività amministrativa, rinunciando a parte della loro indennità di carica, hanno contribuito a rimpinguare l’ormai esigua voce di bilancio dedicata ai servizi sociali. Con tali somme si è cercato di andare incontro ai disagi economici delle famiglie meno abbienti, attraverso una serie di interventi volti ad alleviare in qualche modo tale condizione. Infatti, proprio a tal fine, qualche giorno fa, con delibera di giunta n. 134, sono stati destinati circa 2.700,00 euro derivanti dai proventi delle indennità di carica degli amministratori, per l’acquisto di buoni spesa che, proprio in questi giorni, a ridosso delle festività, sono stati distribuiti a circa cinquanta famiglie che versano in stato di bisogno. Inoltre, la stessa giunta, attingendo sempre dalle somme derivanti dalla propria indennità, con delibera n. 136, ha disposto l’acquisto di generi alimentari che serviranno per la preparazione del cenone di capodanno, alla cui realizzazione provvederanno l’equipe dei servizi sociali e i ragazzi del servizio civile, utilizzando la cucina del salone parrocchiale gentilmente messa a disposizione dal parroco Don Tonino Saraco. I destinatari sono stati individuati privilegiando innanzitutto le persone che si trovano in uno stato di abbandono e di solitudine. Con gli stessi fondi si è inoltre provveduto a rimborsare le spese di viaggio sostenute da coloro che, a causa di malattie molto gravi, si trovano costretti ad andare lontano per ricevere cure adeguate, garantendo loro il diritto alla salute; si è, inoltre, provveduto all’acquisto del materiale scolastico indebitamente sottratto, per ben due volte, alla scuola dell’infanzia “Vigne”. Sempre utilizzando i proventi derivanti dalla rinuncia all’indennità di carica da parte degli amministratori, e’ stato possibile erogare alla Caritas parrocchiale un contributo annuo di circa 12 mila euro, utilizzato dalla stessa per realizzare il progetto “Mani che sorreggono”. Con tale progetto si persegue l’obbiettivo di affiancare e coadiuvare le famiglie in difficoltà nel percorso scolastico dei propri figli, garantendo il diritto all’istruzione attraverso l’acquisto di libri di testo, di materiale scolastico, abbonamenti viaggio per i ragazzi che devono raggiungere quotidianamente gli istituti scolastici fuori dal territorio comunale e quant’altro ruoti attorno alla formazione culturale dei giovani. L’intento di questo gruppo di maggioranza e’ quello di trasformare la mera erogazione economica, che troppo spesso si traduce in puro assistenzialismo, in prestazione di servizi e crediamo di esserci riusciti. Ci rendiamo conto però, che c’è ancora tanta strada da fare in tal senso, poiché l’obbiettivo delle misure di contrasto alla povertà come il Sia e il Rei, è proprio quello di far partire un vero e proprio processo di inclusione attiva sia sociale che lavorativa, per permettere alle fasce, sia economicamente che culturalmente più fragili, di raggiungere una propria autonomia. Per muoversi in questa direzione è stata essenziale l’attività di monitoraggio e la raccolta di dati e di informazioni sulla realtà sociale del paese, frutto del lavoro svolto dall’equipe dei servizi sociali, che ci ha permesso di aiutare dalla data del nostro insediamento ad oggi, tantissime famiglie in difficoltà. Le attività di supporto hanno visto come protagonisti, spesso e volentieri, soggetti minori a cui è stata garantita assistenza e vigilanza ogni qual volta le condizioni di disagio familiare lo rendessero necessario, soprattutto ponendo l’accento sul controllo all’evasione scolastica, cercando di arginare il problema utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione. Pur consapevoli che l’aiuto e l’assistenza dati a chi vive situazioni di disagio, sia economico che sociale, non è mai abbastanza, speriamo vivamente, in questi due anni e mezzo, di essere riusciti quantomeno a far sentire loro la nostra vicinanza e il nostro sostegno.