di Patrizia Massara Di Nallo
CATANZARO – E’ stato presentato nella Cittadella Regionale a Catanzaro l’accordo di collaborazione tra Ferrero ed Arsac. (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese). L’accordo consiste nell’attuazione di percorsi per la promozione e lo sviluppo della filiera corilicola (dall’antico nome della nocciola Corylus avellana derivante a sua volta dal greco κόρυς = elmo,mentre Avella, comune in provincia di Avellino, è zona nota fin dall’antichità per la coltivazione di noccioli) sia nazionale che calabrese. Lo scopo è la produzione di una nocciola anche con l’uso di nuove tecnologie e tenendo sempre presente la sostenibilità ambientale.
Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in quest’occasione ha detto: “Quella della nocciola è una filiera che in Calabria affonda le radici nel tempo, e che noi vogliamo mantenere con standard qualitativi sempre elevati. Ferrero può essere la nostra certificazione di qualità rispetto alle caratteristiche del nostro prodotto, e spero che l’occasione di oggi sia l’incipit di un accordo ancora più solido per il futuro. Qui una realtà imprenditoriale così importante troverebbe un contesto istituzionale estremamente sensibile ad idee in chiave di sviluppo. Noi siamo impegnati in strategie di attrazione per gli investimenti anche perché questa è una regione che dal punto di vista logistico, grazie alla presenza del porto di Gioia Tauro, ma anche di altri potenziali driver di sviluppo, vuole essere un’occasione straordinaria per tutte le aziende che intendono investire in Calabria”.
Gianluca Gallo,assessore all’agricoltura della Regione Calabria, ha affermato “Come Regione abbiamo licenziato un bando con graduatoria che ha finanziato 120 ettari di noccioleti, ma anche tanti altri ettari di frutta a guscio. Ora, abbiamo in corso un secondo bando anche per assecondare questo accordo tra Arsac e Ferrero e per fare in modo che in Calabria ci sia una filiera della nocciola di grande qualità. Si aprono scenari importanti, la nostra è una regione nella quale ci sarà la Zes e quindi potrà avere le giuste attenzioni di altre multinazionali. Abbiamo aziende di grande qualità e imprenditori che sanno raccontare se stessi e i propri prodotti in maniera migliore rispetto al passato. La nostra agricoltura deve cambiare paradigma, oggi bisogna essere competitivi attraverso la tecnologia e l’approccio di natura scientifica”. ( N.d.R. Zes è l’acronimo delle Zone Economiche Speciali).
Rosario Varì, assessore allo sviluppo economico della Regione Calabria, ha sostenuto: “Qualità, sostenibilità e innovazione sono elementi che il governo regionale sta mettendo al centro della propria azione in ogni settore. Qualità ed eccellenza è ciò su cui la Calabria deve puntare nell’agroalimentare così come in tantissimi altri settori. Diversi sono gli aiuti che stiamo mettendo a disposizione per chi vuole venire in Calabria ad investire e l’evento di oggi è un modo per segnalare le opportunità che questo territorio offre. In Calabria si può fare impresa perché il governo regionale è vicino agli imprenditori”.
Fulvia Michela Caligiuri, Commissaria straordinaria dell’Arsac, ha detto: “l’iniziativa odierna è frutto di cammino iniziato qualche anno fa che finalmente si concretizza in maniera ufficiale” e ha seguitato “Arsac vuole essere, per questa come per altre filiere, braccio operativo della Regione Calabria. Insieme a Ferrero, che è un partner validissimo, sperimenteremo possibilità concrete di investimento e riuscita. Molto importante sarà la divulgazione e la formazione. L’imprenditoria agricola calabrese ha fatto passi da gigante e non ha nulla da invidiare ad altri, lo vuole e lo può dimostrare”.
Infine Federico Laudazi, Responsabile Agribusiness Deployment Italia Ferrero HCo, cioè della divisione del gruppo dedicata allo sviluppo e alla gestione integrata della filiera del nocciolo, ha detto “La Calabria è una regione che si sta via via affermando all’interno del settore corilicolo per le caratteristiche del territorio, per le tradizioni, le sue specificità e la sensibilità dimostrata dai principali attori locali. Già dal 2018 Ferrero ha posto in essere tutta una serie di attività a tutela della tradizione del settore corilicolo nazionale. La principale è il progetto nocciola Italia che ha l’obiettivo di supportare lo sviluppo di una filiera integrata dove da un lato la grande industria e dall’altro i produttori locali possano collaborare con un approccio di lungo periodo, massimizzando l’adozione di quelle che sono le buone pratiche rese a tutelare la qualità e la sostenibilità delle produzioni finali. Perseguiamo questo duplice obiettivo attraverso due leve: andando a lavorare sulla condivisione di competenze all’interno della filiera e favorendo nuovi noccioleti tendenzialmente al di fuori delle aree storiche di produzione su terreni marginali, facilitando alternative economiche ai territori”.
La Calabria oggi è per superficie la quinta Regione coltivata a nocciolo (circa 700 Ha) dopo Campania, Lazio,Piemonte e Sicilia. La cultivar prevalente nella nostra regione è la Tonda Calabrese, ma non mancano piccole superfici coltivate con Tonda Romana e Tonda di Giffoni.
(Foto e dichiarazioni da “Ufficio Stampa della Giunta Regionale della Calabria”).