Tale iniziativa viene finanziata con poco meno di mezzo miliardo di euro proveniente dal Programma Nazionale “Scuola e Competenze 2021-2027” e le risorse saranno messe a disposizione delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado per realizzare progetti di diversa natura. Gli istituti scolastici potranno altresì utilizzare un altro miliardo e mezzo per la riduzione dei divari territoriali e la lotta alla dispersione scolastica; per lo sviluppo delle competenze STEM, digitali e linguistiche, e per esperienze di formazione all’estero.
di Antonio Baldari
Inarrestabile. Se il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, fosse un aggettivo non sarebbe altri che questo, vista e considerata la mole di provvedimenti che recano la sua firma un giorno sì e l’altro pure; e così in data odierna si apprende che il dicastero da lui diretto ha approvato il Piano Estate per il biennio 2023.2024/2024.2025, un progetto davvero oltremodo ambizioso per rafforzare le competenze, l’inclusione e la socialità degli studenti durante la sospensione estiva delle lezioni.
Tale iniziativa viene finanziata con poco meno di mezzo miliardo di euro, per l’esattezza 400 milioni del corrente conio, proveniente dal Programma Nazionale “Scuola e Competenze 2021-2027”; le anzidette risorse saranno messe a disposizione delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado per realizzare progetti di diversa natura, e segnatamente: “Potenziamento didattico”, concernente attività per recuperare le lacune e potenziare le competenze degli studenti, comprese quelle digitali; “Attività sportive, musicali, teatrali, ludiche e ricreative” con il preciso intento di favorire la socializzazione, l’aggregazione e l’inclusione; “Tutela Ambientale” per educare gli studenti alla sostenibilità e alla cura del pianeta e, infine, “Accoglienza e vita di gruppo” per creare un ambiente scolastico sicuro e accogliente.
Va altresì detto che, unitamente al soprarichiamato “Piano Estate”, gli istituti scolastici potranno utilizzare anche altre risorse, ossiano: 1) 750milioni di euro che provengono dal Pnrr, acronimo perfetto ed oramai conosciutissimo “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” atti alla riduzione dei divari territoriali e la lotta alla dispersione scolastica; 2) 600milioni di euro, sempre derivanti dal Pnrr per lo sviluppo delle competenze STEM, digitali e linguistiche, e per concludere ulteriori 140milioni di euro stavolta indviduabili grazie al Pon 2014.2020 per esperienze di formazione all’estero.
A margine di tali cifre testé snocciolate, entrando maggiormente nel merito dell’adottato provvedimento va precisato che l’obiettivo del Piano Estate è quello di fare della scuola un punto di riferimento per gli studenti durante tutto l’anno, e non solo durante l’anno scolastico; le attività proposte saranno inclusive e accessibili a tutti, anche agli studenti con fragilità. Peraltro, le scuole potranno realizzare i progetti del Piano Estate in collaborazione con enti locali, associazioni del terzo settore, università e centri di ricerca, avendo l’obiettivo di creare una rete di alleanze per il territorio che supporti la scuola nel suo ruolo educativo e sociale; al riguardo, proprio il ministro Valditara afferma che “Il Piano Estate è un’opportunità importante per tutti gli studenti, permette loro di recuperare le lacune e potenziare le proprie competenze – asserisce il numero uno di viale Trastevere – sviluppare nuove abilità e talenti, socializzare e fare nuove amicizie e vivere la scuola come un ambiente sicuro e accogliente”.