Vedere, ammirare, riflettere sulle donne che manifestano per altre donne è certamente una nota positiva ma ancora di più lo è quella per l’appunto degli uomini che sostengono le donne, il sesso opposto utilizzando una terminologia che è di per sé molto inflazionata nel momento in cui si tratta di far del male ad una donna per parte di un uomo, nella stragrande maggioranza dei casi per irragionevoli ragioni sessuali, per il sesso da consumare ad ogni costo.
di Antonio Baldari
Sono loro e soltanto loro, gli uomini con le palle che manifestano per le donne, particolarmente le loro donne!, in questo giorno in cui, tra “panchine rosse”, “scarpe rosse” e tutto il rosso che si desidera, viene celebrata la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”; se si vuole un vero quanto efficace cambiamento che parta dal basso, per addivenire all’inizio della svolta per quanto concerne tale, tristissima, realtà, vanno messi davanti proprio loro, gli uomini.
Perché vedere, ammirare, riflettere sulle donne che manifestano per altre donne è certamente una nota positiva ma ancora di più lo è quella per l’appunto degli uomini che sostengono le donne, il sesso opposto utilizzando una terminologia che è di per sé molto inflazionata nel momento in cui si tratta di far del male ad una donna per parte di un uomo, nella stragrande maggioranza dei casi per irragionevoli ragioni sessuali, per il sesso da consumare ad ogni costo.
Perché lei è tua o, per peggio dire, deve essere tua in ogni caso e, se non lo sarà, deve pagare l’onta sfregiandola o ammazzandola; ecco perché, senza tanti giri di parole, oggi deve esserci l’uomo in piazza a sostenere il grido di dolore delle donne che, in un domani non troppo lontano, potranno essere le sue donne dall’altra parte della barricata, quelle stesse che oggi manifestano perché sono state violate. Stuprate. Abusate. Annichilite. Cancellate.
E quindi, moglie; compagna; sorella/e; zia/e; cognata/e; figlia/e; nipote/i e via di questi legami parentelari, che devono essere difesi da loro e solamente da loro: gli uomini, preferibilmente “con le palle”. Loro, e soltanto loro, possono guidare il cambiamento culturale che si attende oramai da tanto, troppo, tempo. Per le donne, le loro donne, e in definitiva…loro, gli uomini.