CAULONIA – Il braccio di ferro tra maggioranza e opposizione sull’emergenza arsenico nell’acqua che sgorga dai rubinetti del centro storico non cessa. Dopo l’incontro pubblico di sabato scorso in piazza Seggio tenuto dal gruppo di minoranza “Insieme per Caulonia”, nel quale si è riproposto l’allarme per la presenza della sostanza nociva alla salute in quantità giudicate pericolose, in settimana sono giunte le rassicurazioni del sindaco Riccio che in un manifesto affisso nelle vie cittadine ha detto, in soldoni, che la minoranza stava esagerando e che il problema esiste ma non nelle proporzioni denunciate da Mercuri, Tucci e Campisi, accusati di speculare politicamente sulle preoccupazioni dei cittadini. Partita chiusa in attesa dell’incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale per giovedì prossimo alle 18 a palazzo di Città? Manco per niente. La minoranza, infatti, non ci sta a passare come quella che specula e ha rilanciato scrivendo una lettera indirizzata allo stesso sindaco Riccio, al dirigente del dipartimento di Igiene Sanità Pubblica e Ambientale dell’Asp di Reggio Calabria e al prefetto di Reggio Calabria Vittorio Piscitelli, nella quale, oltre a respingere le accuse formulate dal primo cittadino nel manifesto affisso in città, chiede al prefetto di rivestire un ruolo di coordinamento della grave criticità dovuta all’emergenza di arsenico nell’acqua che dura dal 4 aprile e che non ha ancora trovato una soluzione. Insomma, Tucci, Campisi e Mercuri alzano l’asticella, puntando all’interlocuzione diretta col prefetto. Un’iniziativa, quest’ultima, simile ad altre intraprese dalle opposizioni di altre realtà locridee e che rappresenta altresì una decisa virata rispetto al ricorso alla mobilitazione popolare, paventato durante l’incontro di sabato scorso. Non rimane, dunque, che attendere l’eventuale cenno di riscontro da parte di Piscitelli. Aspettando giovedì e la prossima contromisura del sindaco.
GIANLUCA ALBANESE