ROCCELLA JONICA – “Abitare la differenza: per un dialogo fra le culture” è il titolo del convegno che si svolgerà mercoledì ventiquattro, giovedì venticinque e venerdì ventisei, presso la sala dell’ex Convento dei Minimi a Roccella Jonica. SI inizierà proprio mercoledì con una conferenza stampa di presentazione delle tematiche alle ore 18.30, mentre giovedì la sessione dei lavori si aprirà alle 9.30 fino alle ore 13.00, con l’incontro con le scuole. Interverranno il decente Giuseppe Cognetti, dell’Università di Siena, il Presidente della Fondazione Imes, Armando Vitale, Michiko Yusa del Westem Washington University, Young – Chan Ro del George Mason University, Joseph Pranhu della California State University, la docente Roberta Cappellini del Cirpit. Nel pomeriggio si terrà a partire dalle ore 16.30 un seminario sul tema del convegni; alle ore 21.30 si svolgerà una lettura drammatica di Giorgio Taffon, “Apologhetti e favole in riva al mare”. Venerdì, invece alle ore 16.30 lo stage di Tai Chi Chuan, a cura di Giuseppe Cognetti. Il convegno, ha il patrocinio dell’Unesco e dell’Università di Siena, è organizzato dal Comune di Roccella Ionica, dal Cirpit – Centro culturale dedicato a Raimon Panikkar – e dall’associazione culturale Scholè. Il filo conduttore del convegno è costituito dalla necessità che si avverte sempre di più di superare il monoculturalismo, ossia la convinzione che la visione del mondo e i valori propri dell’Occidente abbiano un valore universale e perciò debbano essere condivisi da tutte le altre culture del pianeta. Al monoculturalismo deve subentrare una visione pluralistica della cultura e della vita stessa, una disponibilità piena a dialogare con prospettive diverse e anche opposte alle nostre. L’interculturalità è anche il presupposto più importante per contribuire alla pace nel mondo. Raimon Panikkar, al cui pensiero si ispira il convegno, nato nel 1918 da padre indiano e indù e da madre spagnola e cattolica e morto nel 2010, è sicuramente una delle personalità intellettuali più affascinanti del nostro tempo. Sacerdote cattolico, teologo, filosofo, mistico, autore di una cinquantina di libri, ha contribuito forse più di chiunque altro a gettare un ponte tra il pensiero occidentale e quello orientale. La sua frase più famosa, pronunciata dopo uno dei suoi soggiorni in India, è la seguente: “ Sono partito cristiano, mi sono scoperto indù e ritorno buddista, senza aver smesso di essere cristiano”.
SIMONA ANSANI