di Gianluca Albanese
BOVALINO – Nel corso dei 95 minuti di durata della seduta odierna del Consiglio dei Ministri, non è stata adottata alcuna decisione in ordine all’eventualità di procedere allo scioglimento del consiglio comunale di Bovalino per infiltrazioni mafiose, a seguito del lavoro svolto nei mesi precedenti dalla commissione di accesso agli atti.
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Il fitto ordine del giorno, infatti, nonostante i tempi relativamente ristretti, è stato incentrato principalmente sull’approvazione del disegno di legge di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (cosiddetta “La buona scuola”), sulla riforma della Rai, sull’approvazione delle disposizioni in materia di non punibilità della particolare tenuità del fatto, sull’election day (in virtù del quale l’esecutivo guidato da Matteo Renzi ha invitato le Regioni a procedere al rinnovo dei consigli regionali contestualmente alle elezioni amministrative, che si svolgeranno o il prossimo 31 maggio o il 7 giugno), sulle ratifiche di accordi europei, sullo stato di emergenza per l’Emilia Romagna, sull’avvio delle procedure di ricerca e selezione dei candidati per i posti attualmente vacanti di commissari della Consob, sulla nomina del commissario alla Sanità della Regione Calabria (caduta su Massimo Scura), sulle nomine di nuovi dirigenti generali di Pubblica Sicurezza e del vicecomandante generale dell’Arma dei Carabinieri, e sull’esame di 23 leggi regionali, tra cui cinque della Regione Calabria, sulle quali è stata deliberata la non impugnativa, prima di concludersi alle 19,45.
Troppa carne al fuoco, dunque, per potersi occupare di “varie ed eventuali”.
Rimangono insistenti le indiscrezioni colte nella Capitale che danno per probabile lo scioglimento del civico consesso bovalinese, ma per il momento rimangono solo delle voci.
Se ne potrebbe discutere nelle prossime sedute che verranno convocate a Palazzo Chigi, nelle quali si dovrà proseguire, in primis, la trattazione della riforma della Rai.
Dunque, il consiglio comunale di Bovalino rimane in carica e nel pieno esercizio delle proprie funzioni. Almeno per ora.