di Francesca Cusumano
BOVALINO – In occasione della Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale che ricorre proprio nella giornata odierna, è in programma per il prossimo giovedì 3 novembre, a partire dalle ore 19, al campetto Scalia di Bovalino, l’iniziativa “Mettiamo in campo prevenzione e sensibilità”, ricordando il “Mastro” Giuseppe Amante.
L’evento infatti, è promosso da Mariangela Amante, rappresentante dell’Associazione A.L.I.Ce, l’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale (sezione di Condofuri), nonchè figlia di Giuseppe Amante, scomparso nel dicembre 2019, a soli 66 anni, all’ospedale di Reggio Calabria, dopo tre settimane di agonia.
La morte dell’uomo, lo ricordiamo, era stata provocata da un’ischemia che, a detta della famiglia che da diversi anni lotta per conoscere l’esatta dinamica dei fatti«potrebbe esser stata causata dalla negligenza dei medici che all’ospedale di Locri, hanno trattato il caso con troppa superficialità».
Dopo giorni di diagnosi errate, Giuseppe Amante era stato trasferito all’ospedale reggino quando oramai le possibilità di sopravvivenza erano ben poche e l’ischemia aveva raggiunto la sua fase più acuta, tanto da determinarne poco dopo il decesso dell’uomo.
«Dopo la morte di mio padre – ha spiegato Mariangela Amante – con la mia famiglia abbiamo pensato di fare qualcosa che potesse essere di aiuto alle persone, affinchè possano riconoscere in tempo questa malattia, perchè l’unica modo per sconfiggerla è la tempestività. L’obiettivo dell’Associazione di cui faccio parte, è sensibilizzare, ovvero rendere noti i sintomi di questa patologia, come ad esempio, la perdita di forza ad un braccio o gamba, riduzione della vista, visione sdoppiata o confusa, difficoltà ad esprimersi, bocca aperta da un lato e cefalea molto violenta. Purtroppo – ha aggiunto – mio padre non ce l’ha fatta, di sintomi lui ne aveva tanti e non sono stati riconosciuti come tali, nei tempi opportuni. Il 12 dicembre ricorreranno 3 anni dalla sua morte e con la manifestazione del 3 novembre, l’intento mio e della mia famiglia è far si che questo grande dolore non rimanga invano».
E il 3 novembre prossimo a ricordare Giuseppe Amante, saranno i suoi amici che scenderanno in campo «Mio padre – ha proseguito Mariangela – era uno sportivo e proprio fino a qualche giorno prima della sua scomparsa, aveva preso parte alla consueta partita di calcetto; per questo, l’idea di organizzare quest’iniziativa di sensibilizzazione, alla quale tutti sono invitati a partecipare, affinchè si possano comprendere quali sono i fenomeni ischemici, così da intervenire tempestivamente. Nel corso della partita – ha evidenziato – contemporaneamente, ci sarà una raccolta fondi, perchè l’Associazione abbia la possibilità di acquistare gli strumenti per poter fare successivamente degli screening, perchè fare prevenzione è importante».
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