R. & P.
Sabato 26 a Bivongi ( sala del Consiglio Comunale ore 17.30) e domenica 27 a Mammola (Casa Museo del Pozzo ore 17.30) verrà presentato il libro “CORRADO ALVARO E IL CINEMA -UNA MAGNIFICA OSSESSIONE” di Maria G. Briguglio e Giovanni Scarfò, Città del Sole edizioni.

Non è facile definire Corrado Alvaro: romanziere, poeta, giornalista, traduttore, saggista, drammaturgo, critico teatrale, autore di sceneggiature, soggetti e collaborazioni per il cinema. Ha visto nascere e a volte tramontare mezzi, strumenti e stili comunicativi tra i più diversi. Ha diretto il quotidiano Il Popolo di Roma e il Risorgimento di Napoli, è stato tra i fondatori del Sindacato Nazionale Scrittori, direttore del Giornale Radio nell’Italia liberata del ’45 – costretto a dimettersi dopo solo un mese -, collaboratore di vari programmi radiofonici e televisivi e membro della Commissione Consultiva per l’aspetto culturale del costume nei programmi Tv (1954-1956). Ma esiste un tratto caratteristico dell’autore di Gente in Aspromonte, in oltre trent’anni di attività culturale e lettura della contemporaneità, ed è la sua costante fedeltà alla Settima Musa. Ossessionato da quest’arte “estremamente raffinata, e pure brutale e rozza”, da questa nuova tragedia moderna, senza mediazioni né attenuanti. Corrado Alvaro ha scritto di Cinema ogni qual volta gliene fosse data l’occasione, dal 1923 fino al 1956, pochi mesi prima di morire.
Ma cos’è il Cinema? Un’”arte meccanica” che contribuisce alla stupidità umana, un anestetico per le coscienze, una “suggestione” che falsifica la realtà, o un’arte che, al pari della letteratura e del teatro, dovrebbe avere come fine la possibilità e la necessità di “illuminare la vita”, di “lavorare utilmente alla formazione della societa”?