di Antonella Scabellone
SANT’ ILARIO DELLO JONIO- E’ tornato in Calabria da dove è partito il suo successo, che oggi annovera 9 David di Donatello e numerosi riconoscimenti in Italia e nel mondo. Anime nere, il film di Francesco Munzi, tratto dall’ omonimo romanzo di Gioacchino Criaco, sabato 14 novembre, a distanza di un anno dalle uscite nelle sale cinematografiche, è ritornato nella Locride, dove ha ricevuto il “Premio Sant’Ilario 2015 – sezione Firme d’Autore”.
L’evento, organizzato dal Comune con il patrocinio della Provincia di Reggio Calabria, è stato fortemente voluto dagli amministratori locali, con in testa il sindaco Pasquale Brizzi, il vicesindaco Giuseppe Monteleone, l’assessore Vincenzo D’Agostino e lo staff dei consiglieri delegati alla cultura: Tonino Carneri, Claudia Cinelli, Sara Tedesco, Alessandra D’Agostino.
Condivisione, aggregazione, divertimento, apprendimento, cultura: tutto questo, da quello che è emerso nel corso della serata, è stato il film “Anime nere” per un intero territorio coinvolto a vario titolo, partecipe di un progetto forte, pluripremiato, applaudito in Italia e all’estero.
Premiati nel corso della serata: l’attore Fabrizio Ferracane, che nel film interpreta“Luciano”, il maggiore dei tre fratelli protagonisti della storia (gli altri sono Peppino Mazzotta, “Rocco”, e Marco Leonardi, “Luigi”); lo scrittore Gioacchino Criaco, autore del libro che ha ispirato il film; il direttore editoriale della Rubbettino, Luigi Franco, che ha scoperto il talento narrativo di Criaco (in questi giorni nelle librerie con il suo nuovo romanzo, “Il salto zoppo”, edito da Feltrinelli); la Asimmetrici Film di Bernardo Migliaccio Spina e Vincenzo Caricari per l’importante lavoro svolto nella fase del casting. E il riconoscimento al film nel globale è stato invece assegnato ai tanti volti di attori, professionisti e non, dai ruoli di pochi minuti a quelli più lunghi, che hanno reso indimenticabile l’opera. A ritirare il premio i co-protagonisti Stefano Priolo e Pasquale Romeo, e ancora Marco De Leo, Giancarlo Saccomando, Filippo Racco, e il manager per le location Antonio Iulis.
Nel corso della serata sono state proiettate parti salienti di “Anime nere” e un emozionante “dietro le quinte” del periodo della lavorazione dell’opera, gentile omaggio di Asimmetrici Film. I provini hanno confermato l’abilità del regista Munzi nello scoprire e plasmare nuovi talenti, facendoli crescere professionalmente accanto agli attori professisonisti che li hanno affiancati e accompagnati verso un successo impensabile in fase di casting. Esempio lampante il caso del giovane Pasquale Romeo di Bova Marina (nel film interpreta l’amico fraterno del giovane Leo, che poi però tradirà), che ha raccontato di essere stato scoperto da Munzi in un ovile, dove il regista era andato per girare una scena del film, per poi essere trasformato da pastore in attore ma senza perdere la sua identità che rimane in Anime Nere quella della vita reale, di pastore appunto, e forse per questo personaggio di indubbio successo.
«Il cinema con la sua grande capacità di attrazione è uno dei più potenti veicoli di rivoluzione e trasformazione sociale, a maggior ragione in territori difficili come la Locride, ed è perciò su questa magica forma d’arte che si può e si deve puntare per un riscatto possibile» ha detto il sindaco Pasquale Brizzi. Presente anche il presidente della Pro Loco, Ugo Mollica.
La manifestazione è stata condotta da Maria Teresa D’Agostino che ha ricevuto una targa di riconoscimento per il prezioso lavoro svolto a fianco dello staff di Anime Nere fin da quando lo stesso era solo un progetto in fase di realizzazione. Un progetto in cui la giornalista ha dichiarato di aver creduto fin dall’inizio e che con orgoglio, oggi, a distanza di un anno, ha contribuito ad ospitare nel suo piccolo paese.