R. & P.
In riferimento alla nota in oggetto con cui tale spett.le Amministrazione trasmetteva la comunicazione della Locride Ambiente inerente l’attivazione dell’intervento sostitutivo da parte dei lavoratori – nei cui confronti si ritarda sistematicamente il pagamento delle retribuzioni ‘costringendoli’ di fatto a ricorrere ai diversi strumenti di tutela previsti dall’ordinamento tra cui, appunto, l’intervento sostitutivo – e con la quale la società minaccia di sospendere il pagamento delle retribuzioni (come se tale pagamento avvenisse sempre e con puntualità…) di giugno 2020 (il tutto mentre siamo alla fine di agosto…) ove parte aziendale non avesse il quadro esatto e complessivo dei dipendenti pagati tramite l’intervento della stazione appaltante, con la presente la scrivente organizzazione sindacale rileva come sia perlomeno singolare l’atteggiamento della Locride Ambiente che di fatto pone in atto tutti gli ostacoli possibili ed immaginabili a che i lavoratori ottengano il pagamento delle retribuzioni maturate.
Giova ricordare che se i lavoratori e la scrivente organizzazione sindacale si trovano nella necessità di ricorrere all’intervento sostitutivo ciò avviene a causa dell’inadempimento aziendale che non ottempera mai al proprio dovere di corrispondere le retribuzioni ai propri dipendenti.
Ove ciò avvenisse, infatti, non vi sarebbe alcun motivo di far ricorso a tale strumento di tutela dei lavoratori con il quale altro che non si fa che sostituirsi ad un’azienda inadempiente provvedendo a pagare in sua vece e con i soldi alla stessa dovuti, i suoi dipendenti.
In questo contesto è strano ed incomprensibile per non dire aberrante che l’azienda frapponga ogni tipo di ostacoli al chiesto intervento fino ad arrivare a ’minacciare’ di sospendere il pagamento (di cosa poi non si comprende visto e considerato che non vi è un mese che sia uno in cui il pagamento avvenga spontaneamente) ove non venissero comunicati i dipendenti già pagati con tale modalità.
E questo per due ordini di motivi: il primo perché in tal modo , per come rilevato, chi paga provvede a colmare un (grave) inadempimento aziendale ed il secondo perché l’azienda è certo a conoscenza di chi e cosa è stato pagato (essendo le Determine di pagamento con l’indicazione della causale del pagamento oltre che delle cifre e dei nominativi pagati regolarmente pubblicate sull’albo pretorio on line e rifiutandoci di credere che l’azienda non sia in grado di conoscere chi e cosa sia stato pagato con i suoi soldi …. se così fosse davvero ci sarebbe da preoccuparsi enormemente della gestione contabile ed amministrativa della società dove evidentemente regnerebbe la più totale confusione ed il caos più assoluto…).
Il tutto senza dimenticare che è poi la stessa Locride Ambiente – che su Siderno frappone tutti gli ostacoli possibili ed immaginabili all’intervento sostitutivo – ad incentivare il ricorso a tale strumento di tutela presso altri Comuni come nel caso del cantiere di Marina di Gioiosa Ionica.
Evidente l’esistenza di un problema culturale per un’azienda che, stante i propri cronici inadempimenti, è del tutto incapace di assumere una posizione unica e chiara e poi comportarsi di conseguenza.
Si tratta di una evidente inadeguatezza gestionale ed organizzativa che, se non temessimo di ripeterci, dovrebbe portare ad interrogarsi seriamente sulle effettive capacità degli attuali vertici aziendali di dirigere tale società.
Ma queste sono questioni ed interrogativi che non ci interessano.
A noi interessa solo che i diritti vengano rispettati ed i lavoratori vengano pagati.
Per la Locride Ambiente quindi sarebbe sufficiente adempiere alle proprie obbligazioni per non essere esposta al continuo ricorso all’intervento sostitutivo che i lavoratori, ove si trovino nelle condizioni di farlo, possono liberamente attivare a Marina di Gioiosa come a Siderno e presso ogni altro Comune interessato.
Vibo Valentia, 25 agosto 2020 Il Coordinatore Provinciale Slai – Cobas
Nazzareno Piperno