RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Gentile Direttore,
in casi come questi, in cui la mitologica e arrogante narrazione del Sindaco supera di gran lunga la realtà dei fatti, nostro dovere primario è resistere senza se e senza ma al diffondersi di concezioni autoritarie di persone che pretendono di appropriarsi di compiti che non sono loro precipui, al solo fine di distogliere l’attenzione dal problema originario: la correttezza o meno della procedura, e non fa differenza chi l’abbia posta – atteso che ribadisco che la ditta che ha richiesto delucidazioni non è mai stata raggiunta da alcuna informazione antimafia di carattere interdittivo– perché in un Paese civile, un uno Stato di diritto reale, la prima cosa che l’Amministrazione avrebbe dovuto fare sarebbe stata la trasmissione immediata di tutti gli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri e altresì a tutte le altre autorità competenti a comprova del corretto operato amministrativo che con ostinazione e convinzione l’Amministrazione rivendica.
Purtroppo, in questa circostanza i latini direbbero: << In vestimentis non est sapientia mentis >>,ossia “la sapienza non sta negli abiti”.
Il Sindaco minaccia di querelarmi, proceda pure: per me le sue querele sono medaglie al valore.
Nega di aver detto quanto il suo Vice-Sindaco stesso ha confermato, a questo punto mi chiedo quale sia realmente la persona che concepisce i vari comunicati, o dell’uno o dell’altro.
La criminalizzazione iper-preventiva di cui il Sindaco e il suo Vice si sono resi autori sarebbe strumento troppo facile per determinare la fine di carriere tanto imprenditoriali quanto politiche qualora prendesse piede e finirebbe per cancellare, ad esempio, l’art. 4 della nostra Costituzione.
È mio dovere precisare, tuttavia, che l’atto di revoca della Determinazione di affidamento oggetto del ricorso al T.A.R. avversa l’interdittiva antimafia emanata a fine 2013 ad altra ditta con altrotitolare, è stato riconosciuto legittimo soltanto in “fase cautelare”, ossia per evitare guai peggiori, detta in parole povere.
Il Sindaco afferma che è stato interrotto il servizio, la cosa mi sembra altamente improbabile visto che la contestazione si muove dal 1° al 4 novembre, ossia durante giorni di festa.
So che mio fratello si sta regolando di conseguenza come invitato dal Sindaco e che, pertanto, ha già segnalato ad alcune autorità – ad altre provvederà quanto prima – le diffamazioni dello stesso e non solo.
Per quello che personalmente mi riguarda, attendo fiduciosamente la Sua querela, Sindaco. Giuseppe Clemente
Locri, 04.11.2018