di Simona Ansani
LOCRI – Da troppo tempo ormai il Lungomare di Locri, lato nord, sembra essere diventato una discarica a cielo aperto. Impossibile per chi fa jogging, o semplicemente una camminata rilassante non notare rifiuti di ogni genere abbandonati fra siepi e qualche albero.
L’uomo incivile ha posto la propria firma incurante che deturpare l’ambiente è un reato. Fra i vari rifiuti c’è di tutto, da una aspirapolvere, un water, televisori scassati, parti di componenti per l’aria condizionata, persino un sediolino da bambino per la macchina, ai cartoni per la pizza, materiale edile scaricato dietro qualche albero.
E poi molti, anche troppi sacchi con indumenti sparpagliati di qua e di là e sacchi di spazzatura domestica.
Ma cosa ci fa a terra la spazzatura domestica? Eppure ogni sera gli operatori della raccolta differenziata espletano il proprio lavoro passando da casa in casa. Ma allora come mai tutta quella spazzatura? Le domande che ci poniamo sono diverse, e poi se ci fermiamo un attimo ci viene un piccolo dubbio. Perché gettare in un posto isolato dei sacchi di spazzatura domestica, se il servizio di raccolta viene effettuato davanti ogni abitazione.
Può essere che ci siano cittadini che non siano stati censiti per il ritiro della raccolta e dunque ad oggi non siano in regola con la tassa della Tari? Probabilmente se fosse così allora forse si spiega tutta, o parte di quella inciviltà. E non sarebbe quindi opportuno che gli uffici preposti iniziassero dei controlli per verificare quanto detto? Probabilmente si, rispondiamo noi, perché sebbene c’è chi si nasconde dietro questa mancanza di senso civico, pensando di essere sempre più furbi eludendo quelle che sono le leggi, ci sono però tantissimi cittadini locresi che pagano balzelli onerosi e che le regole le rispettano.