di Francesca Cusumano
LOCRI – Ancora bloccati i lavori del nuovo Palazzo di Giustizia, l’importante e strategica opera pubblica che aspetta da svariati anni, di esser portata a termine?
E’ quanto si chiedono l’Amministrazione comunale di Locri, guidata dal sindaco Giuseppe Fontana e l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese che preoccupati, si sono rivolti al sottosegretario Wanda Ferro, per un immediato intervento del Governo, dopo un’interlocuzione con il presidente del Tribunale, Fulvio Accurso.
“Il nuovo Palazzo di Giustizia della Città di Locri – dicono – continua ad essere ostaggio di un incredibile e tortuoso percorso amministrativo, malgrado la disponibilità di venti milioni di euro già stanziati per l’importante e strategica opera pubblica. Un iter iniziato nel lontano 1998 e che ancora oggi, a distanza di venticinque anni, non vede la luce, malgrado gli oltre cento incontri voluti dall’Amministrazione comunale e dai vari presidenti del Tribunale e procuratori della Repubblica che negli anni, si sono succeduti”.
“E mentre il nuovo Palazzo di Giustizia è vittima della schizofrenia burocratica, il Ministero della Giustizia continua a spendere da trent’anni oltre 300 mila euro l’anno per locazioni passive di immobili per poter ospitare i propri uffici” – chiosa dal suo canto, l’assessore regionale Calabrese.
“Le notizie trapelate in questi giorni circa il ritiro, per procedura dubbia, della perizia di variante, già sottoposta ai competenti comitati di valutazione e alla Corte dei Conti, desta, se confermata – aggiungono gli amministratori – preoccupazione e sarebbe un ulteriore e umiliante schiaffo alla città di Zaleuco e a tutto il mondo giudiziario locrideo. Una negligenza che in un contesto critico e problematico come quello della Locride, complica ancor di più la situazione e sottovaluta l’importanza, se non la necessità, di avere un presidio giudiziario efficiente e simbolo di legalità. Paradosso invece, vede sperpero di denaro e lungaggini che non testimoniano la volontà di vedere la Cittadella della Giustizia operare in spazi adeguati e funzionali per le attività giudiziarie”.
Secondo quanto comunicato dal primo cittadino di Locri, Giuseppe Fontana e dall’assessore regionale, Giovanni Calabrese, il sottosegretario Wanda Ferro avrebbe già avviato un confronto con il viceministro alla Giustizia, con delega all’edilizia giudiziaria, Francesco Sisto; ma non solo, la problematica verrà anche sottoposta all’attenzione del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro ( che sarà in Calabria nei prossimi giorni) e del viceministro alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, ministero dal quale dipende il Provveditorato interregionale opere pubbliche “che – constatano Fontana e Calabrese -purtroppo non riesce dal 2006, anno in cui la procedura è stata trasferita dal Comune, a risolvere la problematica”.
Pertanto, gli amministratori, chiedono “un immediato intervento perché la Cittadella, nel cuore del centro della Città e vicino alla Caserma dei Carabinieri, possa sorgere prima possibile e concentrare tutti gli uffici, al momento dislocati in più posti, in un’unica grande area adeguata ed adatta. Si confida in questo Governo e attendiamo risposte immediate e sicure per rispetto della legalità di cui la nostra Città ha portato avanti battaglie importanti, grazie all’impegno di uomini e donne che ogni giorno, operano in nome della legge”.