di Simona Ansani (foto fonte lastampa.it)
A Gaza non c’è più l’umanità e lo spirito delle Nazioni Unite è definitivamente morto. E tutti siamo complici di ciò che accade in Palestina, tutti nessuno escluso, o forse no. Non sono complici chi è salpato a bordo delle barche a vela a favore della missione della Global Sumud Flotilla. “Non è una missione umanitaria” abbiamo ascoltato nei vari tg da alcuni parlamentari, “C’erano altri modi per portare gli aiuti, usando dei canali istituzionali”. Sono solo due delle centinaia di frasi banali che la maggioranza di Governo ha utilizzato per evitare di assumersi una responsabilità a cui dovranno prima o poi darne conto. Sembra difficile da comprendere che gli aiuti alimentari non avrebbero sfamato tutta la popolazione, bensì l’intento era di accendere i riflettori sul genocidio a Gaza, aprire un corridoio umanitario stabile e permanente. Far capire a chi parla di blocco nelle acque israeliane, che quelle non sono israeliane, ma palestinesi, e si estendono a 12 miglia dalla costa, dove subito dopo la navigazione è libera. La Global Flotilla, è stata intercettata in acque internazionali, violando così il diritto internazionale.
E’ così la gioia di alcuni pescatori a Gaza, mentre tiravano una rete sulla spiaggia, colma di pesce, come in una qualsiasi giornata normale, è merito proprio della Global Sumud Flotilla. Si perché mentre la Marina Militare Israeliana era impegnata con i fucili in mano a bloccare i “terroristi” pacifici della Global, i pescatori nella striscia di Gaza si sono potuti riprendere quello che è loro, il mare, perché a causa del blocco nelle acque della Striscia, nessuno può avvicinarsi o entrarci dentro, dunque pesca vietata.
Vorrei ricordare, come già fatto dal collega Travaglio, che nel 2015 sotto il Governo Renzi, la Meloni firma una mozione parlamentare di Fratelli d’Italia che chiede due popoli due stati, il riconoscimento dello stato palestinese, condanna l’espansione delle colonie israeliane, e chiede a Renzi di dire a Netanyahu di sospendere subito la costruzione di nuovi insediamenti nei territori occupati. Firmano la mozione Meloni, La Russa, Rampelli e l’attuale vice Ministro degli Esteri Cirielli. La mozione viene respinta dal Parlamento a maggioranza centrosinistra renziano e la Meloni tuona: “Fratelli d’Italia crede da sempre alla soluzione due popoli due stati, siamo quindi favorevoli a determinate condizioni di sicurezza per Israele e al riconoscimento dello stato palestinese”. Oggi invece che fa il presidente Meloni? Mette condizioni ad Hamas per riconoscere simbolicamente lo stato palestinese e dice che “Oggi riconoscere la Palestina sarebbe prematuro e controproducente”. Oggi, sarebbe prematuro, mentre nel 2015 andava bene. Giorgia, Giorgia, per fortuna che sei una donna, una mamma, una cristiana, però quegli occhi di bimbi innocenti non ti scalfiscono minimamente, dove va a finire la cazzimma che nei tuoi comizi da partito metti, scaldandoti tanto? Ci siamo piegati come nazione a Netanyahu e Trump?
Dobbiamo gridare per quei bambini che non hanno colpe, tranne quella assurda di essere nati nella parte sbagliata del mondo. E ogni volta che un Governo tace, un colpo trafigge un’anima innocente.













