di Gianluca Albanese
SIDERNO – Cosa abbia spinto la mano di uno o più balordi che tre giorni fa hanno danneggiato le auto di tre componenti l’associazione “Pajisi meu ti vogghiu beni” (tra cui il presidente Claudio Figliomeni) non è dato sapere. Sicuramente non l’amore per Siderno Superiore, per Siderno in generale e per il senso civico e il bene comune.
Questi ultimi valori, infatti, sono interpretati, quotidianamente e concretamente, dall’associazione che ha trasformato il borgo medievale in una bomboniera, iniziando dal restauro di piazza san Nicola, e proseguendo con i lavori – volontari – di pulizia dei vicoli, sensibilizzazione della cittadinanza e grandi progetti, come il ripristino dell’agibilità del campo di calcetto, la creazione di un’area picnic nell’area sottostante, l’abbellimento del parcheggio di San Sebastiano, la pulizia e la manutenzione degli antichi palazzi nobiliari De Mojà e Falletti.
Questo, e molto altro, è il lavoro dell’associazione “Pajisi meu ti vogghiu beni”, che in questi giorni vede realizzarsi un piccolo grande sogno: quello di un bus-navetta che trasporta turisti e visitatori dalla marina al centro storico, accentuando l’unitarietà del territorio comunale e integrando Siderno Superiore nei circuiti turistici che contano.
Claudio Figliomeni e gli altri volontari lavorano sodo tutti i giorni, dedicando il meglio del loro tempo libero. Senza cercare medaglie e pennacchi, ma anche senza guardare in faccia nessuno. Nemmeno chi contravviene alle più elementari norme di convivenza civile o chi, per esempio, scambia le aree pubbliche per dependance delle proprie abitazioni.
Perché le regole sono regole. E vanno rispettate.
Sarà stata, probabilmente, questa intransigenza, questo amore spassionato per il proprio paese, a dare fastidio al balordo (o ai balordi) che hanno compiuto il più vile dei gesti intimidatori: automobili rigate e danneggiate, come fa, di solito, chi non ha il coraggio, la forza e l’amor proprio di confrontarsi a viso aperto.
Chi scrive, per cultura di appartenenza e formazione accademica, non ama ricorrere a frasi fatte del tipo “Devono richiuderli e buttare via la chiave” perché ha ben chiara la funzione rieducativa e non afflittiva della pena. Semmai, una volta individuato (o individuati) i responsabili, si potrebbe pensare di espellerli da Siderno Superiore, perché con questi comportamenti dimostrano di non meritare la bellezza del luogo, l’operosità dei suoi cittadini e il senso civico che associazioni come “Pajisi meu ti vogghiu beni” e il comitato “pro piazza Cavone” dimostrano quotidianamente e concretamente.
Oggi alle 17,30, la Commissione Straordinaria al vertice del Comune di Siderno e la Consulta Cittadina delle Associazioni hanno indetto una riunione straordinaria per esprimere solidarietà ai tre cittadini rimasti vittime del vile gesto intimidatorio.
P.S.:
Per chi volesse conoscere di più sull’attività dell’associazione “Pajisi meu ti vogghiu beni” è possibile cliccare sul seguente link: