di Enzo Romeo (foto fonte repubblica.it)
Estate del 1981, stabilimento balneare YMCA a Siderno. Sono vicino alla battigia e scorgo la figura di un Marcantonio, che credo di avere visto chissà quante volte. Ho solo 16 anni, frequento il liceo classico e a settembre dovrò riparare una materia, ma a mare, a giocare a tennis e a calcio vado lo stesso. E continuo ad alimentare i sogni di fare il giornalista ed anche l’attore di cabaret. Sarei stato più bravo, ora che ci penso, nella seconda veste. Dicevo, questo Marcantonio è vicino a me, lo guardo….E dico tra me e me, c….. è Bruno Pizzul, uno dei miei miti della TV.
Mi prende un senso di angoscia. Troppo timido, per avvicinarmi e parlargli. Lo vedo giocare con suo figlio, più o meno mio coetaneo, è chiaramente in vacanza con tutta la famiglia. Sprizza simpatia, ma io resto sulle mie. Arriva in soccorso un mio cugino, già adulto e con famiglia formata, e mi dice: “Hai visto chi c’è? Salutalo”. ” No, ma che….no…no mi vergogno, salutalo tu”, ribatto. Non se lo fa ripetere due volte e si presenta, aggiungendo di avere un giovane parente che sogna il giornalismo. Mi chiama e mi invita perentoriamente ad avvicinarmi. Io, tremante, mi avvicino e con molto pudore saluto il mitico Pizzul, la moglie, il già citato figlio, e la figlia. A quel punto il grande giornalista mi chiede conferma di questa mia ambizione ed io, pur balbettando, rispondo affermativamente. Poi mi chiede della scuola:”Tutto ok?” Ed io, bugiardo più di Pinocchio, rispondo si. Ma ti pare che potessi dire che ero stato rimandato? No,certo che no, al grande Bruno dovevo dimostrare che ero solerte nello studio. Allora mento spudoratamente, ma con me stesso trovo un compromesso etico soddisfacente. Parliamo per abbondante tempo. Mi da consigli e suggerimenti ma soprattutto, dice “studia, mi raccomando”. Ed io: ” Dottore, è una promessa”. Non ci crederete ma, dopo quella conversazione, nei giorni a venire studierò molto meglio (per la cronaca, la materia la superero’ bene a settembre) ma non rinuncerò totalmente alle cose dell’estate, godendomi anche alcune performance professionali del Pizzul vanto italiano.
Il grande telecronista infatti si fermerà diversi giorni a Siderno, diventando uno tra gli spettatori più interessati del mitico torneo nazionale di Tennis, organizzato dal locale club con protagonisti sulla terra rossa alcuni tra i migliori giocatori italiani di serie C e serie B (altri tempi). Aldo De Leo, fantastico presidente del T.C Siderno, coglierà l’occasione e proporra’ a Pizzul se abbia voglia di presentare nella serata della finale la premiazione. Non faticherà affatto. Bruno Pizzul, da Cormons, farà suo il microfono e sarà spettacolo.
Inutile dire che la performance non costera’ un centesimo alla dirigenza. Se vi capita di andare al Tennis Club di Siderno, nella galleria degli eventi credo ci siano ancora un po’ di foto con Pizzul e tanta gente intorno. Bruno Pizzul, un grandissimo, semplice e valoroso cittadino italiano, che amava il Sud. La terra, sono certo, gli sarà lieve. Onori.