di REA
L’Italia necessità di un nuovo piano urbanistico territoriale e di ristrutturazione delle infrastrutture. E’ inaccettabile che i nostri cittadini non siano tutelati dalle Istituzioni. Lo Stato ha dei doveri nei confronti del cittadino, commenta il Segretario Nazionale REA Gabriella Caramanica. Non possiamo parlare di calamità naturali o di catastrofi quando è evidente che sussistono mancanze da parte delle istituzioni che dovrebbero monitorare ed eseguire interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria in maniera programmatica.
Non possiamo più accettare che il Governo spenda 800 milioni di euro per dirottare gli immigrati in Albania anziché attuare una adeguata regolamentazione dei flussi o provveda a stanziare ingenti fondi all’Ucraina a spese dei cittadini ai quali in cambio vengono ridotti beni e servizi essenziali come la sanità o la messa in sicurezza del territorio.
Le alluvioni in Emilia Romagna, in Sicilia o in Toscana in questi ultimi giorni sono la fotografia di un’Italia che non ha un obiettivo chiaro.
Siamo di fronte ad una situazione drammatica e insostenibile. Ben venga la nuova preannunciata messa in opera del ponte sullo Stretto di Messina ma resta anche prioritario provvedere a mettere in sicurezza i corsi d’acqua come pure procedere al ripristino di infrastrutture esistenti e alla creazione di bacini di contenimento delle acque piovane.
L’aggravio della cementificazione e lo sviluppo antropico associato a piani urbanistici che non hanno tenuto conto delle particolarità e delle caratteristiche dei territori hanno portato a questo scenario apocalittico. Dobbiamo provvedere quanto prima, in stato di emergenza, a mettere a sistema determinate aree, a cominciare da quelle più a rischio, per dare la possibilità ai territori di reagire e far sì che non si ripetano i disastri ai quali stiamo assistendo.