RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DAL CORSECOM:
“Una nutrita rappresentanza del CORSECOM ha seguito con attenzione la seduta del Consiglio Comunale di Gioiosa Jonica di domenica 23 settembre prendendo poi atto del documento col quale “si rifiuta categoricamente” l’insediamento del depuratore consortile della Vallata del Torbido.
Il CORSECOM, chiamato a rappresentare gran parte della società civile e del mondo imprenditoriale della Locride, non vuole entrare nel merito di tale decisione, peraltro non nuova anche nelle volontà di altri Comuni quando si è trattato di allocazioni di questo genere o per lo smaltimento dei rifiuti solido urbani. Ritiene però doverso, nella consapevolezza che non sono piu’ rinviabili le istanze di una comunità che vuole crescere, contribuire alla necessaria discussione e al giusto approfondimento, che un tale e cosi’ importante argomento merita. Partendo, quindi, dalla considerazione espressa in seno al consiglio comunale che il mare della Locride, è compromesso anche dallo sversamento dei liquami dei due depuratori ( Gioiosa Jonica e Marina di Gioiosa ), che non solo producono il nefasto effetto visibile, ma, probabilmente, inquinano anche la falda acquifera sottostante il Torrente Gallizzi, e che, come è stato affermato, il depuratore non funzionante di Contrada Micciò di Gioiosa Jonica crea problemi alle comunità vicine allo stesso, è quanto mai opportuno evidenziare che Marina di Gioiosa ha la necessità di nuovo e definitivo smaltimento delle acque reflue, o con un nuovo depuratore o facendo confluire le acque in altro sito diverso da quello attuale per tutta una serie di evidenze tecniche (proteste dei cittadini per i miasmi , malfunzionamento, sversamento in mare, inquinamento falda, etcc) già evidenziate in molte occasioni. Ed è anche opportuno evidenziare che il problema non è solo di Marina di Gioiosa ma investe tutto il territorio perchè non ha senso avere depuratori funzionanti a macchia di leopardo. I risultati – lo si è verificato anche quest’ultima estate – sono negativi per l’intero litorale ionico. E, quindi, fuori discussione la necessità di dare soluzione al problema della depurazione che, non a caso, è stato indicato dagli amministratori di tutto il comprensorio come “prioritario” nelle trattative, dei sindaci, in corso con governo centrale e governo regionale. Considerando, quindi, che è prossima la scadenza del 31 dicembre, data in cui- secondo quanto è stato evidanziato da autorevoli esponenti politici – si rischia di perdere il finanziamento di 22 ml di euro proveniente dal Ministero dell’Ambiente e con esso anche la possibilità di risolvere il problema definitivamente non solo per l’intero territorio, ma anche per le stesse comunità dei due paesi, il Corsecom ritiene opportuno segnalare la necessità di invitare urgentemente il Dipartimento regionale dell’Ambiente, i Comuni interessati, coi relativi tecnici e geologi, ad una riflessione generale, in cui , verificate le diverse soluzioni tecniche, si scelga di comune accordo qual è la soluzione più efficiente, efficace, più economica e piu’ produttiva, per il territorio. Il tutto nascerebbe da un senso comune di appartenenza ad un territorio con la responsabilità collettiva, che con scienza e coscienza vada ad affrontare e risolvere il problema nel migliore dei modi. Il passato ha già fatto registrare parecchie guerre tra poveri che sono state deleterie. Resta la necessità, dunque, di discutere con cognizione di causa e di prendere subito le decisioni adeguate, evitando veti settoriali o continui rinvii che altro non faranno se non procrastinare un problema che è doveroso e necessario risolvere al piu’ presto per evitare ulteriori penalizzazioni ad un territorio da troppo tempo abbandonato a se stesso”.
Fin qui la nota del Corsecom. Ieri sera, nelle prime file dell’assise consiliare gioiosana abbiamo notato la presenza del suo leader Mario Diano e di altre figure apicali dell’organizzazione che raggruppa le associazioni che operano nel territorio locrideo o, come amano dire loro, della Riviera dei Gelsomini. Il comunicato, dunque, non attacca frontalmente il consiglio comunale di Gioiosa, ma riesce, con un linguaggio per la verità più consono alla comunicazione politica che alla verve schietta di Diano e soci, a far capire a chiare lettere che il problema va affrontato, senza limitarsi a deliberare che “da noi no” e si appella al dipartimento regionale del settore. Lo stesso che viene “diffidato” dall’accogliere nuovi projec financing relativi a depuratori sul territorio comiunale da parte del civico consesso gioiosano. Insomma, la partita è aperta ma si deve giocare entro il prossimo trimestre, per non perdere il treno dei finanziamenti stanziati dal Cipe. E in qualche posto un depuratore andrà pure fatto o, nel caso di quello di Siderno, potenziato. Siamo certi che tutti siano consapevoli di questo in una fase che precede la campagna elettorale in alcuni centri interessati al voto della prossima primavera? (gi. alb.)