Convegno promosso dal primo cittadino cosentino avente a tema “No all’autonomia differenziata, sì all’Italia unita dei Comuni”; il prelato ribadisce la posizione della Chiesa cattolica romana mentre il primo inquilino di palazzo dei Bruzi osserva che la mobilitazione è l’unico modo per risvegliare le coscienze.
di Antonio Baldari
COSENZA – Anche in Calabria prende sempre più corpo e sostanza il dibattito sul grande tema del momento in Italia, ossia l’Autonomia differenziata, in relazione al quale si è espressa nella mattinata di ieri anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di cui riferiamo in un altra parte del Nostro Giornale; ed invero, ancorché si sia in tempo di Quaresima, che ispirerebbe pure il digiuno della…parola, la Chiesa non intende risparmiarsi nell’eloquio posto che la posta in palio è molto alta e lo stare in silenzio varrebbe quale assenso.
Che non si vuole in special modo all’interno della Chiesa cattolica, per come avevamo già scritto su Lentelocale.it, asserendo che “non benedice” quello che è il chiodo fisso della Lega e che il Governo centrale romano in carica ha sposato in toto, quasi riuscendo a farla approvare quale legge dello Stato; quest’oggi registriamo un ulteriore intervento delle Istituzioni religiose, stavolta locali, nel contesto più ampio del convegno “No all’autonomia differenziata, sì all’Italia unita dei Comuni”, promossa dal sindaco di Cosenza, Franz Caruso.
Con l’autorevole considerazione esternata dall’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato, il quale afferma che “La presenza della Chiesa dove si muove la persona è un obbligo, essere dove questo valore è visibilmente riconosciuto tanto meglio – esordisce con il dire l’arcivescovo Checchinato – questa proposta di autonomia differenziata ha elementi di base e di sfondo che ci sembrano contrari all’idea di una comunità che cammina insieme”.
Fin qui l’incipit del pensiero avente riguardo al prelato calabrese, che riprende il proprio contributo alla causa andando maggiormente in profondità quando Sua Eccellenza sostiene che “È grande la paura che chi è povero continui ad essere ancora più povero, questa paura ha delle fondamenta per poter essere paventata – chiosa – ecco il perché della presa di posizione forte, per un futuro che ci riguarda come cittadini della Calabria, ma come cittadini, in tutti i casi, totalmente italiani “.
Dal canto suo, il primo cittadino cosentino ha inteso esprimere tutta la propria vicinanza e solidarietà al governatore della Campania, relativamente alla sortita romana del presidente campano Roma, nella giornata di ieri, unitamente a diversi sindaci in protesta proprio contro l’Autonomia differenziata; in buona sostanza Caruso dice di essere stato “presente con il cuore e con la mente, aderendo, quindi, pienamente ad una iniziativa che ha avuto grande successo ed a cui dovranno seguirne altre – così il primo inquilino di palazzo dei Bruzi sempre nel succitato meeting – la mobilitazione dei rappresentanti istituzionali e delle classi dirigenti del Paese, io credo sia l’unico modo per risvegliare le coscienze dei cittadini e di tutti gli italiani”.