Gli azzurri hanno impattato sull’1-1 la gara d’andata al “Maradona”, dove hanno lasciato la porta aperta alla speranza per la realizzazione di un’impresa, dal canto loro i nerazzurri dovranno scendere nell’arena biancorossa di Madrid portando in dote il minimo dei risultati a favore, l’1-0, che conferisce maggiore suspence ai novanta minuti di mercoledì prossimo.
di Antonio Baldari
Sarà dura ma non impossibile. È l’avventura in Champions League per Napoli ed Inter, le due superstiti nel trofeo “dalle grandi orecchie” per quanto concerne il calcio italiano, all’indomani dell’eliminazione della Lazio ad opera del Bayern Monaco nel retour-match giuocatosi in terra di Germania; i campioni d’Italia in carica ed i vicecampioni d’Europa sono chiamati ad una prestazione pressoché perfetta, rispettivamente al “Nou Camp” catalano ed al “Wanda metropolitano” madridista.
Gli azzurri hanno impattato sull’1-1 la gara d’andata al “Maradona”, dove hanno lasciato la porta aperta alla speranza per la realizzazione di un’impresa; come si diceva, il compito è molto arduo in casa dei blaugrana che però non rappresentano lo spauracchio di qualche anno fa peraltro c’è ritrovato vigore grazie al subentrato Giuseppe Calzona sulla panchina partenopea, che pratica un calcio molto pimpante ed a viso aperto e che lascia buone sensazioni in vista della partita di domani sera; inizio previsto alle ore 21.00.
Dal canto loro i nerazzurri dovranno scendere nell’arena biancorossa di Madrid portando in dote il minimo dei risultati a favore, l’1-0, che conferisce maggiore suspence ai novanta minuti di mercoledì prossimo, 13 marzo, nel momento in cui si pensa alle occasioni mancate e, quindi, alla maggiore serenità che si sarebbe potuta avere nell’affrontare la formazione allenata da Diego Pablo Simeone che però, e questo va doverosamente rimarcato, è chiamato a chiedere ai suoi una superprestazione.
Che dovrà andare ben al di là della fase di contenimento espressa tre settimane fa a San Siro, dove gran parte del match fu giuocato dagli spagnoli con tutti e gli undici gli effettivi dietro la linea della palla, cosa che, tra due giorni, non sarà possibile dovendo recuperare il goal di differenza che allo stato li vede soccombere e segnato da Marco Arnautovic, il quale non sarà presente per l’ennesimo infortunio patito in campionato: non v’è dubbio alcuno che la partita non annoierà, essendo più che probabile ci si esprima su ottimi livelli e, chissà, con qualche segnatura in più rispetto all’andata disputatasi al “Meazza” meneghino. Anche in tal caso, fischio d’inizio alle 21.