Delle due, l’una, o è stato fin troppo precipitoso il presidente di tutti i Calabresi a luglio, o sono troppo prudenti oggi, alla regione Calabria, rispetto ad una tematica che, di certo, ha solo una cosa: il troppo tempo che si è perso fino ad oggi, perché da quando si dice della chiusura della Limina sono trascorsi sei mesi, che si sarebbero potuti impegnare diversamente; inoltre, è crescente il nervosismo dei rappresentanti istituzionali dell’area considerata, primi fra tutti i sindaci che continuano a combinare molto poco.
di Antonio Baldari
“La Galleria Limina, purtroppo, sarà chiusa per venti mesi a cominciare da gennaio e quindi questo sarà davvero un problema, ce ne stiamo occupando, si chiuderà da gennaio ma noi siamo già al lavoro per tentare di mitigare i disagi”. Ci eravamo lasciati così, lo scorso mese di luglio, con il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, che rilasciava questa ed altre dichiarazioni relativamente alla prima uscita ufficiale su quella che era stata paventata come la chiusura della galleria della Limina sulla strada di grande comunicazione “Jonio-Tirreno”, altrimenti detta “la Via dei Due Mari” giacché collegante il mar Jonio al mar Tirreno.
A distanza di due mesi da quell’arroventato dì in quel di Locri, oggi si apprende ben altro dall’ex sindaco della “Città di Zaleuco” nonché assessore regionale, Giovanni Calabrese, che ha dichiarato quanto segue: “Oggi la galleria non presenta criticità ma potrebbe averne in futuro, dopo un mese di verifiche, sopralluoghi e confronti, possiamo tranquillamente dire che non c’è una data e non ci sono tempi certi per la chiusura eventuale della galleria della SGC Jonio Tirreno, Regione ed Anas hanno interloquito anche nel mese di agosto, e stanno valutando diverse soluzioni al fine di ridurre al minimo situazioni di disagio”.
Delle due, l’una: o è stato fin troppo precipitoso il presidente di tutti i Calabresi a luglio, o sono troppo prudenti oggi, alla regione Calabria, rispetto ad una tematica che, di certo, ha solo una cosa: il troppo tempo che si è perso fino ad oggi, perché da quando si dice della chiusura della Limina sono trascorsi sei mesi, che si sarebbero potuti impegnare diversamente; inoltre, è crescente il nervosismo dei rappresentanti istituzionali dell’area considerata, primi fra tutti i sindaci che continuano a combinare molto poco per quanto concerne le proprie iniziative: l’ultima, in ordine di tempo, è stata quella di scrivere al presidente Occhiuto, come se non si conoscesse già il loro pensiero o il pensiero dello stesso presidente.
Ordunque, un altro capitolo piuttosto interlocutorio è stato scritto nella vicenda “Limina”, attendendo le “interessanti e positive novità” di cui, ad ogni buon conto, il sopraccitato assessore regionale ha parlato e di cui presto, molto presto, ci si augura di vederne le sembianze, peraltro nell’attesa, che è il piatto forte della beneamata terra di Calabria, di sapere cosa intende fare il governo centrale romano nel merito, alla luce anche e soprattutto di una interrogazione scritta presentata dal senatore Marco Lombardo, originario di Martone, al ministro Matteo Salvini.