CAULONIA – In attesa di sapere qualcosa in più sulla possibilità che la Sorical e la Regione possano contribuire al finanziamento del progetto teso ad attingere acqua buona e potabile dalla sorgente Amusa, risolvendo quindi il problema dell’arsenico nell’acqua che sgorga nelle fontane cittadine, il sindaco di Caulonia Ninni Riccio ha fatto affiggere nei muri del paese un manifesto col quale preannuncia la partenza di una nuova stagione di opere pubbliche in loco, sintetizzate in una tabella in cima al manifesto stesso, e che indica, oltre alle singole opere, anche il loro costo. 1 Campo sportivo con annessa palestra (€. 1.150.000); 2 Pista ciclabile Caulonia – Roccella €. 300.000; 3 Centro per la diffusione e conservazione della cultura popolare (recupero ex carcere) €. 746.948; 4 Albergo diffuso (centro storico) €. 600.000; 5 La via della fede e dell’acqua €. 500.000; 6 Edilizia popolare (recupero 9 alloggi centro storico) €. 710.000. Fin qui il semplice elenco delle opere da realizzare, delle quali Riccio tratta diffusamente nel corpo del manifesto. L’incipit è quello classico: “Cittadini,- esordisce il sindaco – inizia una nuova ed intensa stagione di importanti opere pubbliche nel nostro paese. Ai finanziamenti elencati, va aggiunto il lavoro di riqualificazione del Centro Storico (€. 1.638.000) che sembra si possa sbloccare in tempi brevi. Stiamo per completare l’edificio polivalente adibito ad Istituto Agrario. È in fase di completamento l’Auditorium “Casa della Pace” dedicato ad Angelo Frammartino. Non si tratta – spiega Riccio – di interventi a caso ma studiati e programmati in una visione strategica per il rilancio del territorio. L’obiettivo è quello di rendere Caulonia più bella ed attraente, incrementando la ricchezza del territorio grazie ad una forte capacità di richiamo turistico. Credo che, in un momento di notevole crisi economica, questo sia un modo per creare opportunità di lavoro e di occupazione per i giovani e le famiglie. A questo punto si tratta di portare in fondo i progetti, finire le opere e consegnarle al paese; questo è un lavoro che dovrebbe contraddistinguere ogni buona amministrazione, ma implica una gestione così articolata e dei tempi spesso così lunghi, che le opere pubbliche non dovrebbero essere mai trasformate in un campo di battaglia politico, ma ottenere la massima condivisione. La mia amministrazione – conclude il testo del manifesto – vigilerà sui lavori per evitare sprechi di denaro pubblico che purtroppo in passato siamo stati costretti a vedere. Siamo già al lavoro perché è in partenza un altro treno di finanziamenti (POR 2014-2020) ed è già iniziata la fase di programmazione. Anche qui cercheremo di essere incisivi e con una visione strategica del territorio per completare quel “Progetto Paese”, iniziato dall’amministrazione precedente e nei confronti del quale i cittadini hanno dato la loro adesione nelle ultime elezioni amministrative del 6/7 maggio”.
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