di Redazione
CAULONIA – “Cu terremoti, cu guerra e cu paci, sta tarantella si fici e si faci”. I versi del cantautore Fabio Macagnino raccontano bene lo stato d’animo di queste ore. Nessuno stop dunque, nonostante l’appello del sindaco di Riace Domenico Lucano a sospendere feste e sagre in segno di vicinanza verso le popolazioni colpite dal terremoto che ha devastato l’Italia centrale. Il Tarantella Festival si farà, ma inizierà domani. La serata inaugurale, a causa delle avverse condizioni meteo, è stata infatti annullata. Tuttavia l’intero programma subirà alcune variazioni. Ad annunciarlo in conferenza stampa il sindaco Ninni Riccio. «Sospendere il festival? Non credo che saremmo stati solidali con quelle persone. Abbiamo deciso di stravolgere il tema del Festival incentrandoci sulla solidarietà e sostegno in modo concreto. L’invito è di raccogliere fondi da devolvere alle popolazioni colpite dal terremoto».
Se manifestazioni come queste devono lanciare messaggi positivi, sarebbe bello, aggiungiamo noi, che gli artisti impegnati sul palco di piazza Mese cedano parte del loro cachet alle popolazioni di Lazio e Umbria. Un gesto semplice ma dal forte significato simbolico.