Proseguono gli incontri con i candidati al Parlamento. Oggi è il turno del sindaco di Stignano Francesco Candia, candidato alla Camera per l’Unione di Centro.
1) HA UN MODELLO DI RIFERIMENTO POLITICO E, SE SI’, QUALE?
«Quello della sussidiarietà e della concertazione, istituzionale, politica e sociale».
2) LA SUA PRIORITA’ PER LO SVILUPPO DELLA LOCRIDE.
«Valorizzare la vocazione turistica della Locride con una attenzione contestuale, oltre al miglioramento della qualità e quantità ricettiva, anche all’agricoltura, all’agroalimentare ed alla valorizzazione e fruizione dei beni culturali e alla salvaguardia dell’ambiente. Ritengo che, per trarne debito profitto, occorrerebbe riprendere il “Patto specializzato per il turismo” e lavorare in sinergia politica e tra le parti sociali per la stipula di una “Intesa straordinaria per il lavoro”. In questo ultimo strumento andrebbero previste, ai già vigenti benefici di riduzione del costo del lavoro e della contribuzione per i neo-occupati, anche delle riduzioni delle retribuzioni accettate dai rappresentanti datoriali e dai sindacati dei lavoratori. Così si fece per l’avvio del funzionamento del Porto di Gioia Tauro».
3) SECONDO LEI CI SONO LE POSSIBILITA’ PER FARE DIVENTARE LA LOCRIDE ZONA FRANCA URBANA E, QUALORA DOVESSI ESSERE ELETTA IN PARLAMENTO, ASSUMEREBBE UN IMPEGNO PRECISO CON GLI ELETTORI PER FARLA?
«Non amo le facili promesse. Certamente sosterrei il progetto e mi batterei per il risultato. Promettere esplicitamente “di farla” significherebbe, da parte mia, non conoscere la complicata articolazione, procedurale e politica, e le potenziali resistenze cui si va incontro. Aggiungo, però, che, per la effettiva sostenibilità di un simile progetto, occorre cercare di costruire i contenuti e le attività. Non basterebbe la sola istituzione della “zona franca” ad assicurare la gestibilità fruttuosa dell’ipotetica esperienza affidandosi selvaggiamente alla esclusiva opportunità dei “ vantaggi”. Così rischieremmo nuove speculazioni, colonizzazioni e spogliazioni già subite da altri comprensori».
4) IN NOME DEL SUPERAMENTO DELLE EMERGENZE RIGUARDANTI RIFIUTI E DEPURAZIONE, ACCETTEREBBE LA COSTRUZIONE DI UNA DISCARICA O DI UN DEPURATORE NELLA SUA CITTA’?
«Se il mio territorio avesse il requisito della idoneità e rispondesse al criterio della opportunità di scelta, pretenderei rispetto massimo delle buone regole tecniche e di tutela della salute, ma, con il debito coinvolgimento della popolazione, non avrei avversioni pregiudiziali. Penso che dobbiamo recuperare tutti questo tipo di responsabilità e disponibilità. Naturalmente non si può pensare che il criterio divenga quello di ubicare secondo convenienze opportunistiche e nemmeno quello di relegare le comunità marginali e periferiche a ricettacolo degli insediamenti non graditi da altri. Il confronto dovrebbe riguardare le realtà dove il buon senso suggerisce la migliore collocazione degli impianti».
5) E’ GIUSTO PAGARE L’IMU SULLA PRIMA CASA? E SULL’INTRODUZIONE DI UNA TASSA PATRIMONIALE E’ D’ACCORDO?
«La proposta del mio Partito e di Monti è quella di prevedere la gradualità dell’imposta e di raddoppiare le detrazioni in favore dei componenti la famiglia. Ricordo che tutto questo non c’era nemmeno sull’ICI. Sulla patrimoniale non vorrei che divenisse solo un luogo comune e ognuno pensasse che riguarda soltanto dei fantomatici ricchi e basta. Rammento che il gettito fiscale deve rispondere ad un fabbisogno ed ogni ipotesi deve essere verificata a questo principio d’obbligo. E’ chiaro che, come già previsto nella Costituzione, ognuno deve contribuire in base ala propria capacità. Bisogna contemporaneamente evitare di perdere capitali e capacità imprenditoriale che per il Paese possono rappresentare lavoro. Diversamente sogneremmo le chimere».
6) DICA QUALCOSA PER INCORAGGIARE I GIOVANI A CIMENTARSI NELL’ATTIVITA’ POLITICA.
«Dico che la società ha comunque bisogno di essere governata; che la migliore forma di governo è quella della democrazia; che la democrazia richiede partecipazione. Senza questi convincimenti non c’è uguaglianza e bene comune. Il confronto dialettico, poi, assicura i migliori risultati. La politica è indispensabile».
7) SI REPUTA TENDENZIALMENTE GARANTISTA O GIUSTIZIALISTA?
«Essere garantisti è anche essere giusti. Garantismo non deve essere eccesso di tolleranza, nè mancanza di severità. Il giustizialismo può portare alla perdita di equilibrio e provocare ingiustizie, anche di Stato. E questo non deve volerlo nessuno».
8) COSA SIGNIFICA PER LEI IL CONCETTO DI “EUROPA UNITA”?
«Significa la costruzione di una entità politica (non soltanto economica) omogenea; capace di fare convivere più culture e storie diverse, di ridurre disuguaglianze anche territoriali, di promuovere le migliori soluzioni ai problemi di qualunque settore e di favorire la diffusione delle migliori prassi istituzionali dentro la Comunità. Significa anche immaginare, in una visione umanitaria più amplia, la esistenza di una istituzione grande e forte che, nel solco della civiltà occidentale, avverta anche la vocazione di favorire condizioni di pace e sicurezza internazionale e di eliminazione della fame nel mondo».