Prosegue il nostro viaggio tra i candidati alle Politiche del 24 e 25 febbraio con Laura Cirella, della lista di Sinistra Ecologia e Libertà alla Camera dei Deputati.
1) HA UN MODELLO DI RIFERIMENTO POLITICO E, SE SI’, QUALE?
Ho vissuto poco per ragioni anagrafiche (ero solo una bambina) la stagione del grande Sindaco Italo Falcomatà nella mia città, Reggio. Ho imparato a conoscere quella Primavera col tempo, con le cose raccontate e lette. Ho vissuto purtroppo a pieno gli anni dello scopellitismo. Per me Italo Falcomatà è un modello di politica di forte riferimento. Credo che lui riuscì in un intento strategico per Reggio, far riscoprire ad ogni reggino il senso di appartenenza ad una comunità. Senso di appartenenza che si traduceva in amore per Reggio, cura, attenzione, rispetto delle regole di convivenza civile, rispetto per la cosa pubblica e per il bene comune. E’ stato un grande Sindaco che amava Reggio e che era amato dai suoi cittadini per il suo essere sempre prossimo ai reggini, vicino alla gente; è riuscito a far uscire Reggio da un periodo buio e tumultuoso tirando fuori il meglio che la città potesse esprimere.
E’ stato un uomo politico che avrei voluto conoscere bene di persona. Coloro che hanno condiviso percorsi politici al suo fianco sono stati davvero fortunati.
2) LA SUA PRIORITA’ PER LO SVILUPPO DELLA LOCRIDE
La locride é una terra a me molto cara. La trovo straordinaria dal punto di vista naturalistico e in essa convivono storia cultura tradizioni e valori. É un’ area che ha una potenzialità enormi in termini di turismo e conversione storico- culturale, un volano che senza dubbio deve essere valorizzato il più possibile per l’intero sviluppo della provincia di Reggio Calabria. Credo come cittadina calabrese che sia fondamentale investire maggiori risorse per la valorizzazione di territori così preziosi come la Riviera dei Gelsomini cominciando innanzitutto dalle infrastrutture. L’ammodernamento della SS 106 é ormai un progetto che non può essere più rinviato, sia per una questione di sicurezza sia per lo sviluppo del territorio stesso. Non di secondo ordine é iniziare a ragionare seriamente su un adeguato piano di sviluppo di sostenibilità compatibile con le esigenze ambientali della zona che includa anche attività di sostegno alle imprese locali. La presenza dello Stato per la lotta alla ‘ndrangheta e lo stop alle attività illegali di controllo sull’imprenditoria locale non solo é necessaria ma va pretesa!
3) SECONDO LEI CI SONO LE POSSIBILITA’ PER FARE DIVENTARE LA LOCRIDE ZONA FRANCA URBANA E, QUALORA DOVESSI ESSERE ELETTA IN PARLAMENTO, ASSUMEREBBE UN IMPEGNO PRECISO CON GLI ELETTORI PER FARLA?
Si. É necessario, come ho detto precedentemente, sviluppare un piano di sviluppo che includa anche azioni di defiscalizzazione a imprese pizzo free e a realtá lavorative che rinunciano alla tutela della ndrangheta. Bisogna stimolare la possibilità di crescita e occupazione anche per i giovani che vogliano investire la loro esperienza e professionalità nel territorio in cui sono nati e cresciuti attraverso misure di sostegno e di accompagnamento. Ho un modello nella testa, è il modello Puglia che ha fatto del Salento, ad esempio, una delle prime mete turistiche d’Italia in pochi anni. Per la Locride immagino qualcosa di simile che punti tutto su nuove generazioni, competenze, alta formazione e aggiornamento, turismo ecosostenibile, cultura, storia, tradizione, valorizzazione del patrimonio archeologico, favorendo l’iniziativa di impresa e incentivando le forme cooperativistiche.
4) IN NOME DEL SUPERAMENTO DELLE EMERGENZE RIGUARDANTI RIFIUTI E DEPURAZIONE, ACCETTEREBBE LA COSTRUZIONE DI UNA DISCARICA O DI UN DEPURATORE NELLA SUA CITTA’?
No! Il problema è un altro: uscire dall’emergenza! Più vivremo nell’emergenza più si avalleranno costruzioni di discariche e inceneritori. Credo che il commissariamento regionale della gestione dei rifiuti vada interrotto (ho chiesto le dimissioni del commissario Speranza decine di volte!) e che la gestione dei rifiuti vada affrontata in maniera seria, con un piano specifico e degli obiettivi per il medio e lungo termine. Molti pensano che il problema dei rifiuti che si accatastano nelle nostre strade sia “non sappiamo dove metterli”. Il problema è un altro, “come produrne meno e come smaltirli”? Per rispondere a questa domanda c’è solo una possibilità: fare la differenziata e smaltire separatamente.
Vi sono già molti depuratori che insistono nei nostri territori, anzi che costruirne di nuovi verifichiamo se è possibile ammodernare gli esistenti e soprattutto interveniamo affinchè si ponga fine agli scarichi fognari a mare e in superficie! E’ una vergogna che il nostro mare, che dovrebbe essere il nostro fattore di traino per il turismo, sia per lunghi tratti di costa non pulito o non balneabile.
5) E’ GIUSTO PAGARE L’IMU SULLA PRIMA CASA? E SULL’INTRODUZIONE DI UNA TASSA PATRIMONIALE E’ D’ACCORDO?
L’Imu sulla prima casa é palesemente ingiusta e mira a colpire i ceti medio bassi. Ancora una volta, da un ventennio a questa parte, sono queste le fasce di popolazione che devono sopperire ad una politica di governo fallimentare dal punto di vista delle azioni sociali e del lavoro. Il governo Monti ha, attraverso le sue riforme, smantellato completamente il poco, e già esistente, precario equilibrio sociale ritenendo necessario calcare la mano con questa tassa, dimenticandosi di fatto di trattare con la stessa moneta chi invece certe spese poteva permettersele. Sono favorevole all’introduzione di una patrimoniale sulle rendite e sui patrimoni al di sopra di un certa cifra. Chi ha di più paghi di più. Mi sembra un principio prima di tutto costituzionale.
6) DICA QUALCOSA PER INCORAGGIARE I GIOVANI A CIMENTARSI NELL’ATTIVITA’ POLITICA
Non siate passivi, “agitatevi”! Se non vi occupate della politica, la politica si occuperà di voi, con i conseguenti risultati. Abbiate coraggio, speranza, originalità, freschezza nelle idee, siate agenti del cambiamento. E soprattutto non rinunciate mai agli ideali, quelli sono il motore di ogni passione politica.
7) SI REPUTA TENDENZIALMENTE GARANTISTA O GIUSTIZIALISTA?
Mi ritengo garantista senza dubbio, credo nel principio di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio del nostro sistema giudiziario. Il problema della politica però non è scegliere se essere garantisti o giustizialisti, il problema della politica è di tipo etico e morale. Soprattutto di questi tempi la classe politica deve essere traslucida e trasparente agli occhi dei cittadini. Chiunque volesse intraprendere un percorso politico ha l’obbligo morale di recepirlo e farlo suo attraverso l’onestà intellettuale e di pensiero. É una sorta di contratto non scritto ma che vale mille volte più di una richiesta di voto.
8) COSA SIGNIFICA PER LEI IL CONCETTO DI “EUROPA UNITA”
L’Europa unita, per me, è l’Europa del manifesto di Altiero Spinelli. E’ un’Europa dei diritti e dell’uguaglianza. L’Europa non é un entità astratta, un qualcosa di avulso e lontano da noi. Quante volte abbiamo sentito dire “ce lo chiede l’Europa”. Ecco, io vorrei un’Europa che chiede soprattutto diritti ai suoi Stati membri. Credo che riusciremo a percepire questo concetto nel momento in cui tutti i paesi membri risponderanno non solo ad un unica moneta, ma anche ad unici principi statutari, a regole comuni a forme di sostegno egualitarie. Vorrei che gli Stati Uniti d’Europa si concentrassero finalmente sulla questione della povertà e della disuguaglianza, sull’affermazione dei diritti umani, sull’unione di intenti di una nuova democrazia paritaria e di genere, sul riconoscimento del lavoro quale diritto e mezzo di emancipazione.