I signori “a stelle e strisce” hanno immediatamente attivato la diplomazia per chiedere contezza, in particolare, della tipologia di contratto che è stata adottata per questi professionisti, e poi, soprattutto la modalità di erogazione dello stipendio posto che il loro sospetto fosse quello di un finanziamento diretto a Cuba. Il presidente dei Calabresi ha ampiamente rassicurato la diplomazia americana.
di Antonio Baldari
Ed ora i “padroni del mondo” mettono il naso in Calabria! Non che non ce l’abbiano mai messo, per carità!, anche qui impongono la loro legge come nel resto del mondo ma stavolta per gli Stati Uniti d’America la cosa ha assunto un profilo molto politico per la regione guidata dal presidente Roberto Occhiuto, ossia l’assunzione dei medici cubani.
Eh sì perché gli Usa quando sentono di Cuba o avvertono l’odore di cubano saltano sempre e comunque sulla sedia, il mondo è andato avanti ma loro sono sempre fermi lì, a quello stereotipo di “Questo è mio amico”, oppure “Questo è un mio nemico” e bisogna farci la guerra subito, seduta stante! Non che abbiano in mente di bombardare la Calabria, questo no!, ma hanno immediatamente attivato la diplomazia per chiedere contezza, in particolare, della tipologia di contratto che è stata adottata per questi professionisti.
E poi, soprattutto la modalità di erogazione dello stipendio posto che il loro sospetto, arte in cui sono dei veri e propri maestri, fosse quello di un finanziamento diretto a Cuba: “E’ stato aggirato l’embargo?” – hanno opinato i signori a stelle e strisce, pensando ad un effettivo versamento nelle casse dello Stato cubano, cosa, questa, che è stata smentita e meglio chiarita in un battibaleno dallo stesso presidente dei Calabresi.
Ed invero, Occhiuto ha affermato come “Il rapporto di lavoro che noi abbiamo messo in atto è stato diretto con i professionisti a cui abbiamo riconosciuto la somma personalmente e non tramite l’utilizzo di agenzie di Stato, è tutto ok!” – ha sottolineato il governatore calabrese, che ha così spento sul nascere ciò che poteva scoppiare come un “caso politico” con l’Italia, che gli Stati Uniti, ovviamente, non vogliono.
E, se è per questo, neanche i Calabresi in considerazione del fatto che possono contare su qualcuno che si prenda quotidianamente cura di loro, siano anche cubani: quando c’è la salute di mezzo non si guarda in faccia a nessuno, non si guarda da dove viene o dove va ma soltanto cosa fa e come lo fa, particolarmente se lo fa e lo fa bene. Punto e fine delle trasmissioni.