È realtà questa tipologia di intervento medico-chirurgico nella cittadina “a stelle e strisce”, per un uomo dell’età di 62 anni affetto da una malattia renale terminale, e trattandosi della prima procedura di questo genere: in caso di successo, il trapianto offrirà speranza a centinaia di migliaia di persone con malattie renali con “La dialisi che diventerebbe obsoleta” – ha dichiarato Leonardo Riella, direttore medico dei trapianti di rene al Massachusetts General Hospital.
di Antonio Baldari (foto fonte corriere.it)
Un fatto che non ha precedenti e che, come quasi sempre accade al mondo, si è verificato negli Stati Uniti d’America. Infatti, per la prima volta nella storia, a Boston è stato trapiantato il rene di un maiale geneticamente modificato in un paziente ancora in vita; l’uomo, che è affetto da una malattia terminale, è stato il primo al mondo ad affrontare un intervento chirurgico di questo tipo: altri tentativi erano stati, infatti, compiuti in passato ma sempre su pazienti in stato di morte cerebrale.
E quindi, è realtà questa tipologia di intervento medico-chirurgico, nella cittadina “a stelle e strisce”, per un uomo dell’età di 62 anni affetto da una malattia renale terminale, come poc’anzi affermato, e trattandosi della prima procedura di questo genere: in caso di successo, il trapianto offrirà speranza a centinaia di migliaia di persone con malattie renali. Stando a quanto riporta il New York Times, i segnali finora sono promettenti con l’organo che avrebbe infatti iniziato a produrre urina poco dopo l’intervento, e con le condizioni del paziente in continuo miglioramento, facendo riferimento al bollettino medico rilasciato dal Massachusetts General Hospital.
Un’operazione, quella che è stata eseguita a Boston, che fa ben sperare i medici di tutto il mondo posto che, se i reni di animali geneticamente modificati dovessero essere trapiantati su larga scala, “la dialisi diventerebbe obsoleta” – ha dichiarato al quotidiano statunitense il dottor Leonardo Riella, direttore medico dei trapianti di rene dell’ospedale americano.