di Adelina B. Scorda
BOVALINO -Sono state consegnate e protocollate al comune di Bovalino le 1182 firme raccolte attraverso la petizione proposta dal costituendo comitato cittadino, che da sabato 5 marzo ha presidiato piazza Camillo Costanzo, alcune vie del paese e le tre frazioni del Comune. L’esposto indirizzato alla triade commissariale e per conoscenza al Prefetto di Reggio Calabria, all’ufficiale sanitario di Bovalino, al dipartimento ambiente della Regione Calabria e all’assessorato all’ambiente, segnala una “gestione commissariale inadempiente – si legge – rispetto all’obbligo di garantire la raccolta dei rifiuti solidi urbani, con conseguenze igienico-sanitarie gravissime per l’intero territorio comunale e per la viabilità dal momento che tante strade non sono più percorribili per la presenza di cumoli di spazzatura a ridosso di ogni cassonetto”.
A non andare giù ai cittadini bovalinesi gli interventi tampone adottati dai commissari attraverso “l’espletamento del servizio in situazioni emergenziali che prevedono la raccolta di surplus di spazzatura a costi esorbitanti” ultimo il mandato – intervento di somma urgenza – che si è dato alla ditta Ased con determina n°18 del 29/02/2016 con cui si impiegano 15mila euro dal bilancio comunale per affidamento del servizio (la ditta fu impiegata dal Comune per il trimestre ottobre-dicembre – da 26/09/2015 al 31/12/2015 – con una spesa di 38 mila euro, sempre del bilancio comunale, per l’affidamento di raccolta e smaltimento rifiuti in alcune aree del paese e per le zone adibite a mercato settimanale)
Fra le questioni poste all’attenzione della triade commissariale anche le ragioni che impediscono l’utilizzo dell’isola ecologica sita in contrada Coltura “per il conferimento diretto da parte dei cittadini dei rifiuti ingombranti” e poi ancora la mancata adozioni di interventi – alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno interessato il settore depurativo – secondo autorizzazioni e competenze che possano arginare una condizione di per sé disastrosa, attraverso l’affissione di divieti di balneazione e l’abbancamento nelle aree a maggior rischio.
Sotto osservazione oltre che la videosorveglianza, un appalto da 230 mila euro, “i cui lavori sono stati consegnati da tempo” ma che pare non sia ancore in funzione, le disastrate condizioni in cui versa la rete stradale comunale, priva di adeguata segnaletica sia orizzontale che verticale oltre che quasi totalmente dissestata.
Si attende adesso una risposta celere da parte della triade dei Commissari ai questi posti dai cittadini di Bovalino, che nel frattempo stanno cadenzando i propri incontri e non escludono, qualora fosse necessario, di organizzare una petizione online e tutta una serie mi azioni e manifestazioni.
Intanto, non passano inosservate le dichiarazioni di uno dei tre commissari, la dottoressa Rosa Correale, che forse sbagliando un po’ i tempi con eccesso di zelo afferma in una nota inviata al quotidiano “La Gazzetta del Sud”: “non posso che assicurare la continua e incessante opera dello Stato nel territorio della Locride – e poi ancora – nonostante le molteplici difficoltà, non curante di qualsivoglia pressione psicologica, ritorsione, intimidazione e azioni di delegittimazione che con altrettanta sicurezza posso confermare nopn essere mancate, la sottoscritta, componente della Commissione Straordinaria – ha agito rispettando ogni principio di imparzialità, buon andamento e trasparenza della pubblica amministrazione”.
Dichiarazioni con un peso specifico che hanno sicuramente carpito l’attenzione della cittadinanza che a questo punto si chiede: “possono le nostre firma aver creato pressioni? Se quanto afferma la dottoressa è vero – non ci sarebbe alcun motivo per credere il contrario .- è stata fatta denuncia agli organi competenti? E – infine – perché solo adesso esce fuori tutto questo? “