L’Amministrazione Comunale di Siderno ha speso ben 36 mila euro (spiccioli esclusi) per ore di lavoro straordinario svolte dai dipendenti dell’Ente, in occasione del Referendum popolare del 17 aprile scorso.
La somma utilizzata, esageratamente sproporzionata, a nostro parere, rispetto a quelle che possono essere considerate le normali necessità istituzionali di un Comune come Siderno, per le attività correlate ad una consultazione elettorale (peraltro tra le più semplici), appare come l’ennesimo “spreco” di soldi dei cittadini.
Non si spiegherebbe altrimenti questo importo considerato che al massimo, per le attività connesse alla consultazione elettorale del 17/04/2016, il numero dei dipendenti impiegati non dovrebbe essere superiore a 28 unità (a stare larghi), tra Funzionari, Istruttori, ufficio anagrafe (per il rilascio dei certificati) e Agenti di P.M.. Abbiamo persino incluso la figura del Messo Notificatore.
E con l’importo di 36.032,37 euro totale, ognuno di questi 28 lavoratori sarebbe costato ai cittadini oltre 1.200.
Ma anche volendo considerare che per “l’enorme e complicato” lavoro da svolgere, al Municipio, l’Amministrazione avesse utilizzato tutte e 46 unità presenti nell’elenco che accompagna la Determina del 17/05/2016, cosa che appare sproporzionata in relazione alle esigenze, ogni lavoratore sarebbe costato qualcosa come oltre “700 euro” solo in straordinari.
Sia chiara una cosa basilare: Non si ravvisa alcun reato. Infatti abbiamo fatto una ricerca sommaria e:
- C’è un obbligo di legge a garantire il corretto funzionamento delle elezioni amministrative;
- C’è una norma contrattuale (Art. 39 comma 1 del CCNL 14.09.2000) che dice:
“Il lavoro straordinario prestato in occasione di consultazioni elettorali o referendarie e quello prestato per fronteggiare eventi straordinari imprevedibili e per calamità naturali non concorre ai limiti di cui all’art. 14 del CCNL dell’1.4.1999”;
- C’è un parere dell’Aran che dice:
“tutti gli oneri per lavoro straordinario trovano copertura nell’apposito fondo di cui all’art. 14 del CCNL 1° aprile 1999 e solo in particolari casi (consultazioni elettorali nazionali o emergenze per calamità naturali) che hanno particolari fonti di finanziamento, si consente l’incremento delle risorse”;
- C’è la Prefettura che chiede un parere al Ministero dell’Interno;
- C’è il parere del Ministero dell’Interno (Prot. 15700/2014) che conferma quanto affermato dall’Aran.
La domanda a questo punto è lecita: diventa lecito anche includere figure quali giardinieri, manutentori, potatori, custodi e idraulici tra l’organico occorrente alle operazioni elettorali solo perché lo si fa con soldi dello “Stato” quindi, a parer errato di molti, non gravando nelle tasche dei cittadini ???
A quanto pare, non è stato un errore. E nemmeno un reato. Ci hanno detto che si è fatto sempre così !!!
Con questi modi di amministrare, l’indecenza nello sperpero dei denari dei cittadini non avrà mai fine e ci si chiede come si possa pretendere dai cittadini un maggiore rispetto della cosa pubblica dopo simili esempi da parte dell’Amministrazione.
Attivisti 5 Stelle Siderno
Dino Audino
Natale Tarzia
Luigi Errigo