di Redazione
FIRENZE – Si terrà nello spazio THElab della Sala dei Libri Antichi, nel prestigioso Palazzo San Giovannino, a Firenze, la mostra fotografica ed editoriale “NERO a metà”, con gli scatti di Gianni Mottola e Antonio Pezzano, promossa da “EnergieCondivise-Movimento Creativo” e The Artists’ Palace. Venti immagini che delineano il percorso di Gianni Mottola e diciotto, a carattere monografico, dedicate a Fortunato Musolino, per tutti solo “Nanà”, a firma di Antonio Pezzano.
«“Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira la testa, l’occhio e il cuore” dice Henri Cartier-Bresson, ed è un po’ il mio motto. Da tempo, avevo desiderio di digitalizzare quasi tutti i miei vecchi negativi bianco/nero; era arrivato il momento di farlo. La digitalizzazione mi ha fatto riscoprire immagini dimenticate e mai provinate. Il corpo, lo sguardo, i pensieri, le emozioni, la vita, sono il mio racconto in queste foto» dice Gianni Mottola presentando il suo lavoro.
«Nanà, maestro di disarmante autoironia e cintura nera dell’arte di non prendere sul serio né se stesso né le cose della vita, appare qui in queste immagini scattate nell’arco di oltre 10 anni, tanto diverse ma tenute insieme da quegli agosto passati insieme a parlare di cinema, musica, e letture. Di tutto e di niente – soprattutto di un bel niente, come solo con gli amici si può fare. Ma la parola amici è forse ancora troppo poco, quando ci sono 50 anni e più di cammino condiviso, che è come se fossero persino 100, perché raddoppiato da tutte le fotografie scattate passo dopo passo. Era insomma un fratello, o più semplicemente era più di qualsiasi parola si possa decidere di scegliere» dice Antonio Pezzano ricordando commosso il suo amico “Nanà”. La mostra sarà inaugurata il 19 aprile alle 18.00 e sarà visitabile fino al 10 maggio 2024. EnergieCondivise, impegnata anche nel progetto filmico “L’Agorà perduta” con la regia di Antonio Ciano e la produzione esecutiva della Scuola Cinematografica della Calabria, ha in programma di esporre la parte dedicata a “Nanà” anche a Locri, dove è nato e ha vissuto, come omaggio a un uomo colto, disponibile, amato da tutti.