di Ilario Balì (Foto e Video di Enzo Lacopo)
LOCRI – Dedicare un compartimento dei fondi comunitari 2014-2020 all’emergenza Locride. Dopo l’escalation di intimidazioni che ha colpito nell’ultimo periodo amministratori e imprenditori del comprensorio, i sindaci si sono ritrovati in assemblea a Locri per confrontarsi sulle contromisure da adottare convergendo, non senza qualche malumore, verso l’opportunità di sfruttare il programma operativo regionale per fare uscire il territorio dall’isolamento. «Se mancano lavoro e sviluppo – ha espresso il sindaco di Roccella Giuseppe Certomà – queste situazioni si ripeteranno ancora». Ma mentre per il primo cittadino di Caulonia Ninni Riccio «Occorre elaborare un piano di contrasto all’emergenza criminale nella Locride», il sindaco di Locri Giovanni Calabrese indica la strada dell’imprenditoria privata: «Stiamo ingigantendo un problema che dobbiamo risolvere solo noi – ha osservato – quattro malavitosi rappresentano una sparuta minoranza». Ne è convinto anche il sindaco di Martone Giorgio Imperitura, il quale ha invitato a distinguere le intimidazioni di matrice mafiosa dal semplice vandalismo. All’ordine del giorno anche il caso di Carlo Iannuzzi, il giovane programmatore informatico roccellese vittima di un tentato omicidio a scopo di rapina in quel di Buenos Aires. All’assemblea dei sindaci i ragazzi del comitato “El puente per Carlo” hanno consegnato un dossier su caso del ricercatore ancora ricoverato in Argentina in attesa di poter seguire il percorso di riabilitazione in Italia. Dal sindaco di Locri Calabrese la proposta, condivisa unanimemente, di destinare parte delle quote associative (10 mila euro) a sostegno delle cure mediche.
SEGUE VIDEO ESCLUSIVO A CURA DI ENZO LACOPO CON ALCUNI INTERVENTI DEI SINDACI


