di Gianluca Albanese
SIDERNO – Alle 18 di oggi, nei pressi dello studio professionale nel quale svolge la propria attività, ignoti malviventi hanno dato alle fiamme l’auto del geometra Domenico Catalano, rieletto consigliere comunale, e quella di suo figlio Cosimo, parcheggiata dall’altro lato della strada nella centralissima via Firenze.
Un attentato che ha lasciato sgomenti tutti i sidernesi, che conoscono la serietà umana, professionale e politica di Catalano, il suo carattere mite e riflessivo, e quel modo di porsi senza mai una parola fuori dai denti o una condotta fuori dalle righe.
Un gesto che inquieta specie se si pensa che è stato compiuto alla vigilia del primo consiglio comunale dopo tre anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose e che fa rimpiombare la cittadinanza nell’incubo dell’inquinamento della normale dialettica democratica.
Al momento non si esclude alcuna pista investigativa. Certo è che un gesto del genere turba non poco l’opinione pubblica, specie se si pensa che chi ha voluto colpire lo ha fatto in orari lavorativi e in una zona centralissima, estendo il vile atto intimidatorio a uno degli affetti più cari della vittima.
Al consigliere Catalano e ai suoi familiari vanno la massima solidarietà di tutta la redazione di Lente Locale.