di Adelina B. Scorda
(foto di repertorio)
Sembra essersi concluso l’iter necessario alla risoluzione delle criticità che interessano, ormai da tempo immemorabile, la rete consortile e il depuratore che “serve” i comuni di Bianco, Benestare, Palazzi di Casignana, e Bovalino. Dopo l’incontro a Catanzaro fra i sindaci dei tre comuni e il commissario prefettizio di Bovalino, con l’ingegnere Domenico Pallaria e Alfredo Lazzaro rappresentante della Società “Call Progetti”che curerà la progettazione e la direzione dei lavori., sembra che si sia giunti ad una soluzione concorde fra Regione e Enti.
A essere previsti una serie di interventi che dovrebbero garantire la balneabilità delle acque e l’avvio della stagione turistica. Ad essere stanziata, infatti una cifra considerevole, ben 1 milione e 200 mila euro che sarà gestita direttamente dalla Regione, così da garantire tempi estremamente celeri. L’avvio e l’esecuzione dei lavori dovrebbe concludersi nell’arco di circa 40 gironi.
Da Bovalino è stata anche avviata la richiesta di affidare all’esecutore dei lavori, la gestione dell’impianto per un periodo di circa tre mesi.
Fra gli interventi urgenti la delocalizzazione delle due stazioni di sollevamento “Bov1” e “Bov2” attualmente posizionate sull’arenile e responsabili delle sversamento di liquami che hanno causato il divieto di balneazione in questi ultimi giorni nel comune di Bovalino.
Una soluzione, che giunge, solo dopo i continui richiami della Procura di Locri e dopo l’apertura di due filoni di indagini per danno ambientale e truffa.
L’intervento progettato, che dovrà potenziare e si presume, risolvere le criticità del consortile ha già incontrato le critiche di chi ha sempre sostenuto l’annullamento del consorzio e il distacco di Bovalino e Benestare da Bianco, questo in virtù di studi che avvalorerebbero la tesi di un minor dispendio di energie elettrica e di un abbassamento del rischio di attraversamento dei torrenti Careri e Bonamico, costantemente sotto “minaccia” alluvione.
Se poi si considera la popolazione di Bovalino e Benestare che superano insieme di gran lunga quella del comune capofila e l’area su cui è stato realizzato il depuratore di Bianco, la logica imporrebbe che fossero i liquami di Bianco e Palazzi a confluire verso Bovalino, ma questo logica di ragionamento avrebbe dovuto scoraggiare o impedire la realizzazione del consortile attraverso l’individuazione di soluzioni alternative più vantaggiose e più sicure a livello ambientale. Ma questa purtroppo è un’altra storia.