Ne hanno dette di cotte e di crude, ma la maggior parte sono totalmente false: ecco qual è la verità sulla sigaretta elettronica
Sono tante le bufale che nel corso degli anni si sono diffuse a proposito della sigaretta elettronica, frutto di leggende metropolitane che è giunto il momento di smentire. Si è parlato di antigelo nei liquidi, di acqua nei polmoni e perfino di teorie più astruse, come quella dei 4.2 volt. Purtroppo in questo settore la disinformazione è molto diffusa, e questo è il motivo per cui conviene mettere una pezza e rimediare.
La leggenda dell’acqua nei polmoni
Non è chiaro quale sia stato l’episodio scatenante da cui questo presunto inconveniente sia nato, ma secondo i sostenitori di tale bizzarra teoria nell’albero bronchiale si formerebbe del liquido, al punto che c’è chi dichiara che l’uso dei prodotti da svapo causa l’accumulo di acqua nei polmoni. Si tratta, naturalmente, di un falso mito, dato che l’aerosol generato dalla resistenza della sigaretta elettronica è formato da vapore e piccole goccioline che vengono smaltite senza problemi dal nostro corpo,anche perché il sistema respiratorio umano ogni giorno scambia con l’esterno non meno di 400 millilitri di acqua. Si tratta di un processo che rientra in quella che viene definita perspiratio insensibilis, e che fa parte della fisiologia umana, a causa della quale la respirazione e la pelle causano la perdita di un litro di acqua al giorno.
Nessun pericolo per i polmoni
Insomma, vale la pena di sottolineare con sicurezza che i polmoni non sono a tenuta stagna, e di conseguenza se sono in salute non possono in alcun modo essere caratterizzati da un accumulo interno di acqua. Ciò è evidente a maggior ragione se si pensa quanto liquido per sigaretta elettronica viene introdotto nel nostro organismo in confronto a mezzo litro di acqua scambiata: una quantità davvero minima, per nulla significativa. E non è neppure vero che la base neutra va a depositarsi nei polmoni, per la semplice ragione che i liquidi sono composti da sostanze che il nostro organismo è in grado di metabolizzare con facilità e che di conseguenza possono essere acquisite e in seguito espulse senza problemi.
Il vapore delle sigarette elettroniche
C’è da ricordare, poi, che il vapore delle sigarette elettroniche a ben vedere non è altro che un aerosol, vale a dire una dispersione nebulizzata: in virtù di tale sua caratteristica è improbabile che si aggreghi di nuovo in forma liquida. Ma non è tutto, perché c’è anche un altro aspetto che deve essere preso in considerazione, e cioè che la superficie alveolare corrisponde a 70 o 80 metri quadri: di conseguenza il liquido nebulizzato ha spazio a sufficienza prima di disperdersi. È successo, una volta, che una ragazza americana abbia avuto un problema di acqua nei polmoni, ma si è trattato di un caso isolato dovuto a una situazione di ipersensibilità allergica: insomma, una situazione che non può essere generalizzata a tutto il mondo del vapore e che non aveva niente a che fare con il metodo di inalazione.
Nei liquidi non c’è antigelo
È utile anche ricordare che nei liquidi per le sigarette elettroniche non è presente antigelo per le auto, a differenza di ciò che una diffusa leggenda metropolitana vuol far credere. Nei liquidi per e-cig, infatti, c’è glicole propilenico, che è diverso dal glicole etilenico che si trova nei prodotti antigelo per i veicoli.