di Redazione (foto fonte FAI)
VARESE – <<È assolutamente inaudito quello che leggiamo sulla stampa: i proprietari dei cavalli denunciano che gli animali soffrono e stanno accusando coliche e altri malesseri gravi perché viene impedito loro di uscire dai box. Riscontreremo queste dichiarazioni e siamo pronti a denunciare i gestori dell’ippodromo per maltrattamento>>. Così Sonny Richichi, presidente di IHP (Italian Horse Protection, la prima associazione italiana di tutela degli equidi con sede a Montaione, Firenze), interviene sulla situazione che si è creata all’ippodromo di Varese dove la SVICC (Società Varesina Incremento Corse Cavalli) reclama il pagamento dei canoni di affitto dei box. Secondo le ricostruzioni comparse sulla stampa, il contrasto con alcuni fruitori che sarebbero morosi avrebbe indotto la società di gestione ad impedire a tutti i cavalli di uscire dai box e accedere alla pista e agli spazi di sgambatura.
<<Premesso che per noi tenere i cavalli chiusi nei box è di per sé inaccettabile, così come è inaccettabile l’ippica che li sfrutta per produrre soldi negando una vita rispettosa delle caratteristiche etologiche proprie di questi animali, qui siamo arrivati al colmo. Oltre a essere già provati da una vita innaturale, ora vengono anche tenuti chiusi, fermi, privi delle cure di base: se ciò fosse vero, sarebbe maltrattamento e non esiteremmo a denunciare i responsabili di questo stato di cose”, aggiunge il presidente. “Chiediamo con forza alla società di gestione dell’ippodromo di Varese di consentire immediatamente ai proprietari di far uscire i loro animali e di poterli accudire. I cavalli, ancora una volta, sono vittime incolpevoli dell’azione dissennata degli uomini>>.