di Francesca Cusumano
LOCRI – “L’assegnazione delle deleghe da parte del sindaco agli assessori, non corrispondono alle indicazioni del risultato elettorale e delle competenze individuali dei neo assessori”.
E’ quanto scrive in una nota, il gruppo consiliare di minoranza “Storia e Progresso”, riguardo al conferimento da parte del primo cittadino, Giuseppe Fontana, delle deleghe ai componenti del suo esecutivo che, lo ricordiamo, sono state per l’assessore e vicesindaco Alfredo Cappuccio, quelle all’Ambiente, Sviluppo Economico e Protezione Civile; a “miss preferenze” Domenica Bumbaca, le deleghe alla Pubblica Istruzione, Cultura, Politiche Sociali, Sport e Organizzazione Eventi; all’avvocato Ornella Monteleone, le deleghe al Contenzioso, Sviluppo Turistico, Marketing Territoriale e Pari Opportunità; a Giuseppe Arone, quelle alla Manutenzione Rete Idrica e Stradale, Manutenzione Edifici Scolastici, Verde Pubblico, Arredo e Decoro Urbano, Sviluppo e Recupero delle Periferie, Risorse Agricole e Diritti degli Animali; ed infine, all’assessore esterno Bruno Iorfida, le deleghe al Bilancio, Tributi e Personale.
Secondo Ugo Passafaro ed Eliseo Sorbara dunque, “La logica adottata, pare segui molto di più il ben collaudato metodo di conservazione del potere concentrato, particolarmente, sulla figura del sindaco e vicesindaco che, in base all’esposizione pubblica delle deleghe, detengono le più importanti leve di comando per la gestione futura. Lavori pubblici e Urbanistica – aggiungono – al sindaco, Ambiente e Sviluppo Economico al suo vice, Bilancio e Tributi all’assessore esterno. In due parole, risorse finanziarie e settori d’investimento per lo sviluppo nelle stesse mani”.
Al contempo, i consiglieri del gruppo “Storia e Progresso” segnalano che non vi è traccia, negli atti del Consiglio, della relazione di fine mandato, “atto fondamentale e obbligatorio in vista proprio della prossima preparazione della relazione di inizio mandato. Nel corso della campagna elettorale – evidenziano – abbiamo indicato con forza, facendone le nostre bandiere, la legalità e la trasparenza, quali strumenti essenziali, da parte di tutti, per un’attività amministrativa alla luce del sole. In nome di questi, vogliamo sapere con assoluta urgenza, delucidazioni su questi atti improcrastinabili. Abbiamo il diritto di sapere – concludono – se sono stati predisposti e inoltrati, come la legge impone, alla Corte dei Conti. Rimaniamo in fiduciosa attesa delle dovute risposte esaustive”.