di Antonio Baldari
STILO – Ha iniziato l’incontro in maniera piuttosto singolare con la proclamazione del salmo responsoriale leggendo dal suo cellulare, lui che non disdegna, di tanto in tanto, di concedersi per un selfie: “Lodate il Signore nel suo tempio santo”, monsignor Francesco Oliva invitava così l’assemblea riunita ieri di primo mattino, nel santuario di San Giovanni Therystis, a Stilo, in occasione del 15mo cammino di fraternità delle confraternite della diocesi di Locri-Gerace, ben venticinque di cui però soltanto tredici hanno risposto all’appello, relativamente alla tematica posta ad oggetto dell’incontro “Le confraternite vultus misericordiae” nelle realtà parrocchiali”, promosso dalla diocesi di Locri-Gerace e dall’Unione diocesana delle Confraternite, in collaborazione con la Confederazione delle Confraternite Diocesi d’Italia ed il Comune di Stilo, nell’ordine rappresentate dal vescovo Oliva, per l’appunto; don Fabrizio Cotardo e Vito Antonio Crinò, rispettivamente assistente spirituale e presidente dell’Unione diocesana delle Confraternite; Antonino Punturiero e Maria Tropeano.
Ed alla presenza di Giorgio Speziale, priore ospitante per l’arciconfraternita dell’Immacolata e San Pietro di Stilo, che ha accolto i presenti con il saluto a tutti rivolto e vertente sulla trepidazione nella fede “per questo giorno che, come sempre, desideriamo vedere quale ulteriore dono della paterna benedizione di Dio, un dono che apre la strada verso il giubileo della misericordia indetto da papa Francesco per il prossimo 8 dicembre – così Speziale – un giorno che per l’intera comunità diocesana sarà doppiamente festoso considerato che è il giorno dedicato all’Immacolata Concezione, patrona della diocesi e titolare della Confraternita che rappresento”.
Dopodiché ha avuto spazio l’ospitale saluto della vicesindaco stilese, Maria Tropeano, ai convenuti all’incontro “All’insegna della spiritualità che ci trasferisce il vescovo Oliva, nostro pastore da poco più di un anno ma che ha già dato una chiara impronta al messaggio cristiano che sta caratterizzando tutta la diocesi” – ha affermato la Tropeano, prima di entrare nella discussione vera e propria accesa dal presidente Crinò nel momento in cui ha richiamato l’attenzione sul rapporto tra “sacerdote e confraternita, un rapporto che molto spesso sa di scarsa comprensione o di vedute diverse che si vorrebbe vivere in maniera più serena, ma comunque con la consapevolezza di volere essere utili alla Comunità dei fedeli” – ha sintetizzato Crinò complimentatosi con la confraternita dell’Immacolata e San Pietro della bellissima accoglienza operata a favore di tutti i presenti.
Concetto, quest’ultimo, ripreso dal coordinatore Punturiero che, nel ricordare il raduno regionale di sabato prossimo 19 settembre, a Serra San Bruno, ha sottolineato con forza come “Non dobbiamo dimenticare la ragione essenziale per la quale noi esistiamo e che è la solidarietà, tra di noi e tra i fratelli che vedono in noi un valido punto di riferimento” – ha concluso Punturiero.
Sulla scia del quale il vescovo Oliva ha con ancora più forza rimarcato come “Voi siete una risorsa per la Chiesa – ha chiaramente detto il presule rivolgendosi alle confraternite – all’interno della quale dovete sentirvi parte integrante e non altro, siete braccio operativo ma prendendo i dovuti accorgimenti rispetto alle insidie, vedi la secolarizzazione, che invadono la Chiesa, fate sempre riferimento al vescovo ed al padre spirituale così come alle regole che sono previste nei vostri statuti”; a tale proposito, Sua Eccellenza ha presentato il nuovo statuto dell’unione diocesana delle Confraternite, che ha ulteriormente acceso il dibattito in particolare per alcune polemiche osservazioni mosse da un paio di componenti, molto giovani, su alcuni aspetti che non mancheranno nel prosieguo del cammino confraternale di suscitare altre riflessioni in merito; dopodiché si è conclusa la parte strettamente teorica con l’intervento di don Fabrizio che si è ampiamente soffermato sulla bolla di indizione dell’anno giubilare indetto da papa Francesco per il prossimo 8 dicembre: “Questo documento è ricchissimo di spunti sulla misericordia di Dio che è eterna perché il volto misericordioso di Dio non ci abbandona mai, e che apre al perdono compreso il peccato dell’aborto che si avrà la facoltà di perdonare” – ha asserito don Fabrizio.
Al termine vi è stata la celebrazione della santa messa e, subito dopo il pranzo di fraternità consumato presso l’oratorio parrocchiale, spazio alla bellissima sfilata per viale Roma delle tredici confraternite presenti, in abito e con il gonfalone di riferimento: intorno alle ore sedici, una volta giunti nella chiesa di San Giovanni, il vescovo Oliva ha concluso la giornata così come l’aveva aperta, consultando la sua app personale sul proprio telefonino cellulare, lodando Dio, benedicendo tutti i presenti e dando appuntamento al prossimo incontro diocesano per le Confraternite “da non abbandonare mai” – ha epilogato il presule.