Registrati alcuni disagi sulle arterie principali del comprensorio locrideo agli automobilisti, in particolare nel Comune di Roccella Jonica dove il traffico è rimasto bloccato per oltre un’ora, con un autobus di linea che ha imbarcato acqua, da fermo, sino al secondo gradino di salita interno, anche e soprattutto perché non si riusciva a defluire dallo stato di blocco della viabilità. Su tutto il percorso territoriale comprensoriale accentuazione di notevoli criticità in special modo a causa della pioggia, caduta in maniera copiosa, che ha ristagnato sulla carreggiata piuttosto che defluire normalmente, particolarmente per l’intasamento di tombini e cunette, da sempre ostruiti da materiale di ogni genere.
di Antonio Baldari
Allerta meteo di colore arancione per tutta la fascia jonica della Calabria relativamente alla giornata odierna; già nel primo pomeriggio di ieri, i Comuni di Catanzaro e Crotone avevano provveduto a comunicare la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, e così hanno di conseguenza fatto alcuni Comuni ricadenti nel rispettivo territorio provinciale: nell’area metropolitana di Reggio Calabria soltanto alcune municipalità hanno proceduto con le operazioni di chiusura delle scuole – vedi nel caso di Bova marina, Condofuri, Roghudi, San Lorenzo e, arrivando nella Locride, Camini e Marina di Gioiosa Jonica cui se ne sono aggiunte altre nella tarda serata di ieri.
Ancorché si sia cominciato subito dopo le sedici a registrare alcuni disagi sulle arterie principali del comprensorio locrideo agli automobilisti, in particolare nel Comune di Roccella Jonica, dove il traffico è rimasto bloccato per oltre un’ora, con un autobus di linea che ha imbarcato acqua, da fermo, sino al secondo gradino di salita interno, anche e soprattutto perché non si riusciva a defluire dallo stato di blocco della viabilità. Che un po’ su tutto il percorso territoriale comprensoriale ha visto l’accentuarsi di notevoli criticità in special modo a causa della pioggia, caduta in maniera copiosa, che ha ristagnato sulla carreggiata piuttosto che defluire normalmente, particolarmente per l’intasamento di tombini e cunette, da sempre ostruiti da materiale di ogni genere e che hanno generato, a macchia di leopardo, dei piccoli, grandi, laghi a cielo aperto che non hanno consentito il normale scioglimento del traffico.
È chiaro che questa operazione di pulizia risulta pressoché fondamentale proprio per non avere queste situazioni di notevole imbarazzo e disagio, per coloro che percorrono queste strade, in pessimo stato di per sé ma che lo diventano ancora di più in tali circostanze; ora, attenzione rivolta alle prossime 24-36 ore durante le quali si vorrà mantenere la massima prudenza non avventurandosi in “colpi di testa” inutili, per non dire pericolosi, visto l’accadimento casuale di tali fenomeni temporaleschi, oramai sempre più tropicalizzati.