SPERANZA DI PACE
E mentre spalanco quest’altra finestra,
qualcuno, nel mondo, una guerra amministra,
con mente malata e la mano maldestra,
non trova il suo cuore, nel petto, a sinistra.
Ed entra una luce, che scalda il mio viso,
il mare lontano mi sembra vicino,
mi spunta, di colpo, persino un sorriso
ed anche il ricordo diventa bambino.
Rivedo la casa del nonno paterno,
ma intanto un ragazzo, tra bombe e mitraglie,
non vede più nulla, soltanto l’inferno,
sentendo sirene e infinite avvisaglie.
Mi fermo, ripenso alle differenze
in quest’universo ch’è già mascherato,
che bada soltanto a formali apparenze,
tra un capo borghese e un massone deviato.
Ammiro il colore, l’incanto del cielo,
che in tante altre parti, è nero di lutto,
perché la tristezza è un terribile velo,
che avvolge ogni corpo che viene distrutto.
Il sole, dall’alto della sua potenza,
ci prova, resiste e trasmette calore,
riscalda, comunque, ogni fredda violenza,
perché la speranza di pace non muore.
Giovanni RUFFO
24.03.2022