R. & P.
Un ragazzo, fra i 12 e 13 anni, una famiglia che si disgrega sotto i suoi occhi, un amico che guarda dalla finestra, un intruso che spezza definitivamente quei legami.
Sono questi gli elementi del nuovo romanzo di Giuseppe Aloe.
L’uomo che racconta gli avvenimenti è lo stesso ragazzo che li ha vissuti.
Ha una voce pacata, a volte malinconica e arrabbiata, e comunque segnata da qualcosa che non riesce a passare.
Perché se le cose di prima sono finite, come dice Giovanni nell’Apocalisse, esse continuano a cantilenare nel silenzio della notte, si presentano e scompaiono, parlano, si fanno avanti, e sono spavaldi, i fatti di ieri, spavaldi e portentosi.
Una scrittura rabdomantica e spietata che cerca di esplorare quel tempo enigmatico e inesprimibile della giovinezza.
In cui l’esuberanza della vita non è altro che la controfaccia della morte.
Ci sono i carnefici e le vittime, i partecipi e gli osservatori.
Ci sono balconi, finestre, camere diventate vuote, c’è Janelle la mantide religiosa, la sentinella del buio, e c’è Annette, la donna che forse riuscirà a tirar via quell’uomo dalla sua vertigine.
Un libro drammatico, come di solito è l’adolescenza di chiunque, ma anche risolutore.
Come qualcuno che arrivando per caso in un luogo riesce a riparare un torto che non lo riguarda, ma che lo opprime ugualmente.
Venerdì 21 luglio 2023, ore 19.00, nella Villa comunale del Lungomare delle Palme, a Siderno, Giuseppe Aloe presenta il suo nuovo romanzo “Le cose di prima” (Rubbettino).
All’incontro culturale organizzato da Mondadori Bookstore (Centro commerciale La Gru), interverranno il direttore editoriale della Rubbettino, Luigi Franco, e la scrittrice Rossella Scherl, che cura le letture.
Dialoga con l’autore Maria Teresa D’Agostino.