di Emanuela Alvaro
SIDERNO – «Siamo in una situazione paradossale, la comunità sidernese avrebbe meritato un altro avvio. Anna Romeo non è iscritta al PD e in quanto tale non può rappresentare il partito in giunta e per quanto riguarda Paolo Fragomeni, da persona seria e di lunga esperienza politica, siamo sicuri non accetterà provocazioni di questo genere ricoprendo il ruolo di presidente del consiglio comunale. Noi alle provocazioni non rispondiamo, ma terremmo conto del grave sgarbo che il sindaco Fuda ha fatto al partito. Chi pensa di prendere in giro?S». Chiare e senza bisogno di ulteriori spiegazioni le parole di Sebi Romeo, capogruppo del PD in consiglio regionale, in conferenza stampa insieme a Nino De Gaetano e Maria Teresa Fragomeni per rispondere alla decisione del neo sindaco Pietro Fuda di indicare i nomi che comporranno la giunta, dopo settimane di trattative.
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Giunta nella quale alla fine non ha avuto nessun ruolo il segretario del circolo cittadino del PD, la quale ad inizio conferenza stampa ha raccontato la sua versione di queste settimane travagliate, ricordando tutti i passaggi, come sarebbe dovuto essere, ma non si è verificato che il PD era l’unico a dover decidere i propri rappresentanti, la questione del quinto nominativo per il ruolo di assessore e quanto accaduto nelle ultime ore, fino alla decisione di Fuda di organizzare la conferenza stampa per proclamare la giunta e da quì la “vergogna” che un partito che ha preso meno voti del PD abbia due assessori.
Sebi Romeo e De Gaetano sono stati chiari ed espliciti ricordando che non è come Fuda afferma, che i problemi li ha solo con il PD locale, mentre i rapporti continuano in modo tranquillo e collaborativo con il PD regionale e nazionale. «Assistiamo attoniti ad un avvio fatto da spartizioni che prescinde volontariamente dal Partito Democratico».
Ribadendo la convinzione che Paolo Fragomeni, non presente in conferenza stampa, non accetterà il ruolo di presidente del Consiglio, Romeo ha sottolineato come, il vero dato politico è che Fuda ha rotto con il Partito Democratico nella sua interezza.
«La performance politica di Fuda è di uno squallore unico. Lui sa bene che il PD è uno solo! Magorno mi ha detto di esprimere ai presenti la piena condivisione delle scelte del PD locale e a breve uscirà con un comunicato esplicativo della posizione regionale. Le affermazioni di Fuda sono sconcertanti – ha proseguito Romeo – ha scelto di rappresentare solo alcuni cittadini non quelli del PD e questo provocherà delle conseguenze. Noi abbiamo a cuore Siderno, ma questa giunta è un’offesa al libero voto dei cittadini e Fuda ha incominciato offendendo il PD e i cittadini. Nel tempo capiremo quali sono i veri interessi. La persona che ha parlato con noi non è quella che ha proclamato la giunta. È falso che il PD è rappresentato nella stessa, è stata offesa una forza politica che ha dignità come le altre è stata offesa la dignità di tutto il PD, in quanto unico. Consiglio al senatore Fuda di usare un altro metodo con il partito».
Rispondendo a domande specifiche a chi si riferiscono quando parlano di “due Fuda” differenti e di veri interessi in ballo, facendo il nome di Mimmo Panetta, Sebi Romeo ha risposto «Panetta chi?», in modo abbastanza esplicativo.
Se quanto detto non bastasse, prendendo la parola il consigliere Carlo Fuda, precisando in più passaggi di assumersi tutta la responsabilità di quello che da li a poco avrebbe detto, ha affermato senza troppi giri di parole, ricordando l’atto intimidatorio nei confronti dell’allora candidato alle primarie, Pier Domenico Mammì che «la manina che ha organizzato tutto quello, causando la rinuncia da parte del dottore Mammì alla candidatura, se non è la stessa è molto simile a quella che oggi ha prodotto tutto questo».