di Antonella Scabellone
SIDERNO- E’ stata aperta ufficialmente al pubblico la biblioteca intitolata al Professore Luigi Vento, il noto intellettuale sidernese scomparso il 28 luglio del 2015.
Il tutto è avvenuto al termine di una breve, ma partecipata cerimonia, che si è svolta lo scorso 11 dicembre nella casa dello scrittore, a Siderno, in via dei Ciliegi, dove è stato allestito il Centro studi che raccoglie migliaia di volumi (oltre seimila, alcuni ancora da sistemare negli scaffali), dipinti, sculture e opere d’arte di raro pregio.
Biblioteca che lo stesso Vento aveva costruito negli anni, studiandola nei minimi particolari, catalogando i libri con meticolosità e suddividendoli per genere; un luogo dove ogni stanza è a tema e nulla è lasciato al caso, a partire dai quadri d’autore e dalle sculture del maestro, e amico fraterno, Giuseppe Correale. Una biblioteca che, grazie ai familiari di Vento, diventerà un centro studi aperto al pubblico, per il momento previa prenotazione.
La cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza del sindaco della città Pietro Fuda, ed è stata introdotta dall’avvocato Domenico Romeo, in rappresentanza di Deputazione di Storia Patria per la Calabria. A fare gli onori di casa, giunti appositamente da Roma: il prof. Antonio Vento, che ha presentato l’ultimo libro del fratello dal titolo “Roberto Bracco: una coscienza”, intitolato al noto drammaturgo napoletano in occasione del settantesimo anniversario della sua morte; e suo figlio, il prof. Gianfranco Antonio Vento, a cui è stato affidato il ruolo di direttore del Centro Studi.
Nemo propheta in patria. Non ci sarebbe proverbio più adatto per siglare la storia di un uomo, dell’uomo Luigi Vento, schivo, riservato, ma estremamente colto, profondo conoscitore della Calabria e della letteratura meridionale, ma poco apprezzato nella sua città, dove è morto in silenzio e senza onori. Amato dalla gente umile,alla quale ha rivolto la sua attenzione con gli scritti e la documentazione fotografica, dai pochi artisti e intellettuali suoi amici ma non, come avrebbe meritato, e come giustamente è stato da più parti evidenziato nel corso della conferenza, dagli amministratori locali che non l’hanno apprezzato per quello che meritava.
L’auspicio è che si possa recuperare il tempo perduto e che l’inestimabile patrimonio culturale accumulato negli anni dal Prof. Vento, e custodito nella sua biblioteca, possa essere tramandato alle nuove generazioni e contribuire alla loro formazione.
Sono intervenuti, tra i presenti, il prof. Giorgio Papaluca, il prof. Enzo D’Agostino e l’ex sindaco di Siderno Mimmo Panetta. Da loro solo parole di elogio e profondo rimpianto per la perdita di un uomo che per Siderno rappresenta un vero e proprio motivo di orgoglio.